Cronaca

Solo mucillaggini: il mare del Salento "torna" pulito

I dati dell'Arpa tranquillizzano sulle chiazze viste sul litorale salentino: nessun inquinamento. Ma restano sotto accusa diversi depuratori. E intanto qualche turista preferisce salutare il Salento

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SANTA CESAREA TERME - La costa adriatica salentina non è malata. I risultati dei controlli dell'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, presentati a Santa Cesarea Terme in mattinata, sono rassicuranti. Con un semplice rapporto sui prelievi effettuati nelle acque delle principali località turistiche, i tecnici fanno sapere che le schiume gelatinose, viste nei giorni scorsi, su tutto il litorale salentino, da Leuca ad Otranto sino a Porto Cesareo, sono solo mucillaggini. Niente panico, dunque: si può fare il bagno. Tutto negativo dai controlli effettuati, nessuna controindicazione. È ora di tirare un bel sospiro di sollievo, per sindaci, amministratori, operatori del turismo e turisti vacanzieri.

Le mucillaggini, dovute all'eccessive piogge invernali, a causa delle risacche e dei forti venti spirati sul mare in questi giorni, si sarebbero spinte e condensate in superficie in una fastidiosa chiazza bianca, che ha fatto capolinea in numerose marine. Una visione certamente tutt'altro che esaltante per i primi vagiti di un'estate, già segnata dall'allarme degli sms pirata, che annunciavano seri rischi per la salute, dopo lo scoppio dei depuratori.

La tramontana sembra aver spento ogni ipotesi e paura da inquinamento, visto che la schiuma, da un paio di giorni, ha iniziato ad allontanarsi dalla coste, confermando in sostanza quanto già l'Arpa aveva pronosticato in precedenza. Un altro punto sembra importante: le mucillaggini non sono pericolose per la salute dei bagnanti. Ma c'è, ad onor di cronaca, chi per sicurezza ritiene non consigliabile sperimentare il bagno nelle acque melmose.

Se, dunque, i dati mortificano la psicosi collettiva, non "è tutto bene quel che finisce bene" e sembra ancora presto per festeggiare l'happy ending. Le preoccupazioni restano elevate, soprattutto perché la situazione di queste settimane ha riportato all'attenzione dei sindaci e delle amministrazioni l'annosa questione dei depuratori, con molte strutture che scaricano direttamente in falda, altre sottostimate rispetto all'effettivo carico, ed altre ancora incapaci di filtrare adeguatamente le scorie.
I maggiori indiziati sono quelli di Novaglie e Castrignano del Capo, che qualche problema in più hanno creato in questi giorni alla costa.

Esiste, dunque, davvero il mare limpido, così come raccontato dal rassicurante susseguirsi di smentite delle ultime ore? Il dubbio resta, tanto che qualche turista, senza attendere dati e risultati ufficiali, ha preferito già levare le tende e salutare le coste salentine, per trascorre il resto delle proprie vacanze, probabilmente altrove. Senza dimenticare, poi, la questione dei tagli all'ambiente che non ha risparmiato la pulizia delle acque.

Insomma, tanti fattori insieme rendono una terra che ha fatto del mare la propria forza, al di là della ritrovata incolumità, un po' meno appetibile turisticamente: e forse un maggiore impegno politico a favore del mare e della sua pulizia potrebbe scongiurare nuovi e futuri allarmi.


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