Si finge mamma disperata di una bimba malata. Ma era un abile truffatore
Carlo Agrosì, 54enne di Taranto, anche se domiciliato a Taurisano, deve scontare cinque anni e otto mesi. Portato in carcere
TAURISANO - “Sono una mamma disperata. Mia figlia è gravemente ammalata e ha bisogno del trapianto urgente di un polmone”. Dietro a simili appelli, struggenti e disperati, non c’era una vera donna, tantomeno una bimba la cui esistenza terrena era sospesa a un filo, ma solo un abile truffatore: Carlo Agrosì, 54enne di Taranto, anche se domiciliato a Taurisano.
Agrosì avrebbe sottratto con l’inganno decine di migliaia di euro (oltre 30mila, a quanto pare) a una coppia di anziani della zona di Forlì. E ora è arrivato un ordine di esecuzione per la pena, di cinque anni e otto mesi, eseguito dagli agenti di polizia del commissariato di Taurisano. L’uomo è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Lecce. La condanna riguarda i reati di truffa e circonvenzione di incapaci.
All’epoca dei fatti, la donna aveva più di 80 anni e un deficit psichico e il marito quasi un secolo di vita. Ed era completamente cieco e quindi incapace di provvedere da solo a tante cose. Agrosì ha dunque agito in un lasso di tempo di ben due anni, dal 2012 al 2014, abusando completamente della situazione, partendo proprio dalla propensione della donna a elargire denaro per scopi benefici. Era titolare, infatti, di un cospicuo patrimonio, sia personale, sia del marito.
Ovviamente, Agrosì aveva pensato a ogni cosa, non escludendo alcun dettaglio. Fornendo quindi anche un recapito telefonico, un codice fiscale e un numero seriale della Postpay. E allegando un certificato medico. Ovviamente, alterato. Una messinscena che però la polizia ha smascherato. E ora, il conto è stato recapitato a lui.