Cronaca

Intercettati al largo con 760 chili di marijuana e stretti nella morsa

Due brindisini e un albanese bloccati dai finanzieri a una ventina di miglia da San Cataldo. Solo a gennaio in Puglia 5 tonnellate di droga. In tutto il 2016 sono state 20

SAN CATALDO (Lecce) - Detenzione e traffico internazionale di stupefacenti. Sono i reati contesati a Oliviero Ferraro di 47 anni, Lazzaro Di Lauro, di 58 anni (entrambi brindisini) e Admir Quacaj, 31enne albanese, di Valona. I tre sono stati sorpresi nelle scorse ore dai militari della guardia di finanza a circa 20 miglia al largo di San Cataldo, marina di Lecce. Avevano un carico di circa 8 quintali di marijuana.

L’imbarcazione sulla quale viaggiavano è stata intercettata nel primo pomeriggio di ieri mentre navigava a velocità sostenuta verso le coste pugliesi. Ed è scattata una vera e propria trappola a tenaglia del Reparto operativo aeronavale di Bari e del Gruppo aeronavale di Taranto, che svolge funzioni di Centro di coordinamento locale “Frontex” per l’operazione “Triton”. Il tutto in pieno giorno, fatto piuttosto inconsueto.

I tre, a brodo di un semicabinato di 8 metri, con un potente motore fuoribordo da 225 cavalli, hanno provato a sganciarsi dagli inseguitori, ma invano. Per acquisire più velocità, si sono liberarti anche di una parte del carico, lanciandolo in mare. Ma è valso a poco. L’inseguimento delle unità aeronavali è stato piuttosto movimentato ed è finito poco dopo con l’abbordaggio, ancora in alto mare.

Il semicabinato è stato trasferito presso gli ormeggi della Sezione operativa navale della guardia di finanza di Otranto, per essere posto sotto sequestro. I tre sono stati arrestati e la marijuana recuperata. Parte era ancora a bordo, il resto è stato raccolto dalle acque. In tutto, trasportavano 43 pacchi di varie dimensioni, per un peso di 760 chili.  Il tutto, per un valore stimato di oltre 7 milioni di euro.

Intanto, in collaborazione con le autorità di polizia albanesi e con il Nucleo di frontiera marittima della guardia di finanza, di stanza a Durazzo, sono stati avviati approfondimenti investigativi per risalire all’intero sodalizio criminale che, negli ultimi tempi, ha ricominciato a inviare verso le coste pugliesi (e spesso gli interventi si sono svolti proprio nel Salento), ingenti quantitativi di droga. Organizzazioni miste, composte da soggetti italiani e albanesi, secondo dinamiche già note da decenni.

E i numeri di questo primo scorcio dell’anno sono già da brividi. Gennaio deve ancora terminare e in Puglia sono già state sequestrare oltre 5 tonnellate di marijuana dai soli finanzieri. Numeri molti alti, se si considera che in tutto il 2016 le tonnellate recuperate sono state 20.


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