Cronaca

Rumori alla porta, poi fanno irruzione i rapinatori: notte da incubo per due pensionati

Sotto choc una coppia di 68enni di San Pietro in Lama. Tre malviventi, uno dei quali armato di pistola, hanno letteralmente sfondato la porta di casa alle 3 di notte, immobilizzandoli e portando via collane d'oro e mille euro in contanti. Sul posto i carabinieri del Norm e la scientifica

SAN PIETRO IN LAMA – Alle 3 di notte stavano dormendo, ignari che da lì a poco si sarebbero svegliati di soprassalto, ma solo per piombare dentro a un vero e proprio incubo. Un incubo a occhi aperti. Una coppia di pensionati di San Pietro in Lama, entrambi 68enni, è ancora scossa, questa mattina, per quanto subito. Una di quelle intrusioni nella propria vita che non si dimenticano facilmente. Soprattutto per il modo in cui tutto è avvenuto. 

I coniugi si sono destati sentendo violenti scossoni alla porta. Poi, all’improvviso, si sono visti circondati da tre malviventi. Avevano i volti coperti da passamontagna. I ricordi sono ancora annebbiati e confusi, ma uno di sicuro era armato. Impugnava una pistola. Colti totalmente di sorpresa, con gli occhi ancora socchiusi nella penombra, sono stati immobilizzati. I malviventi avevano tutto pronto fra le mani: fascette di plastica da elettricista per legargli le mani. E nel giro di pochi minuti, li hanno derubati dei loro averi.

Una vicenda davvero sconvolgente, quella che s’è consumata in via Unità d’Italia, nel pieno centro di San Pietro. Una via che si ricollega direttamente alla vicina Lequile e che s’incrocia, una volta fuori dall’abitato, anche alla strada statale 101. Dunque, il luogo perfetto per agire, avranno pensato i banditi, perché con un’autovettura in breve tempo sarebbero fuggiti avendo ampia scelta sulle direzioni da prendere e far perdere così le tracce.

Per entrare, i tre hanno dovuto oltrepassare due ingressi. Prima un portoncino di legno che si affaccia in strada, aperto in modo piuttosto agevole. Poi, dopo una breve rampa di scale, al primo piano hanno letteralmente sfondato la porta che introduce negli ambienti interni, usando qualche attrezzo, forse un grimaldello.

Sono stati quei rumori insistenti a svegliare marito e moglie. I quali non hanno avuto nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse accadendo. Si sono ritrovati faccia a faccia con la banda che nel frattempo era ormai riuscita a superare l’ultimo ostacolo e a fare irruzione. E per fortuna non hanno subito anche un’aggressione. Prima tenuti a bada con l’arma spianata, poi legati, gli attimi di terrore vissuti resteranno a lungo nella memoria.

I malviventi sono riusciti a impadronirsi di alcune collanine d’oro della donna e di circa mille euro che il marito custodiva in casa. Sul posto, una volta che i malcapitati sono riusciti a liberarsi, sono poi intervenuti i carabinieri della stazione locale e del Norm di Lecce, guidati dal tenente Rolando Russo. In via Unità d’Italia si sono recati anche gli uomini della Sezione investigazioni scientifiche, reparto coordinato dal luogotenente Vito Angelelli, che hanno svolto  rilievi sugli ingressi dell'abitazione e cercato eventuali impronte.

Gli investigatori del Nucleo operativo e radiomobile, intanto hanno setacciato l’intera zona a caccia di tutte le videocamere possibili. Alcuni occhi elettronici potrebbero aver ripreso un’autovettura in fuga, ma non è ancora chiaro il modello.

Un aspetto che i carabinieri vogliono approfondire è quello riguardante il denaro. Non tutti conservano somme più o meno ingenti in casa. E’ un’ipotesi che i rapinatori conoscessero quest’abitudine e che quindi abbiano agito a colpo sicuro, cioè non puntando verso un obiettivo a caso, ma colpendo la coppia dopo averne studiato le abitudini. Al momento è soltanto una teoria. E’ però una pista da tracciare, per cercare di arrivare ai responsabili della feroce rapina.

Quello della notte scorsa è solo l'ultimo episodio in ordine di tempo dai contorni simili. Perché di recente assalti in abitazioni, riusciti o anche solo tentati, ne sono stati commessi altri. A Carmiano, ad esempio, in casa di un imprenditore, ma in pieno giorno. E subito dopo ad Arnesano, dove il colpo nella villa di un notato è rimasto però soltanto nelle intenzioni. 

San Pietro in Lama, Arnesano, Carmiano. Si tratta di località che non distano molto fra loro. Tutte rientrano nell'area del capoluogo. Circostanza che induce a credere che possa esservi in circolazione un'unica banda che si sta specializzando in questo genere di rapine.


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