Cronaca

Ennesima tartaruga rinvenuta senza vita: la pinna impigliata in un sacco

Il ritrovamento domenica, a Spiaggiabella, da parte di un operatore ambientale. Nulla da fare per l’esemplare di Caretta caretta, lungo circa 30 centimetri

La tartaruga rinvenuta dall'operatore ambientale.

SPIAGGIABELLA (Lecce) – L'anno in corso era stato già inaugurato . Ma nelle ultime ore, un’altra tartaruga vittima dei rifiuti in plastica e non abbandonati dall'uomo. Nella mattinata di ieri, infatti, un operatore ambientale dell’associazione Nogra si è imbattuto in un sacco di nylon sulla sabbia di Spiaggiabella, a pochi metri dal mare. Il tessuto era impigliato alla pinna sinistra di una piccola Caretta caretta di circa 30 centimetri e ormai senza vita.

Il volontario ha immediatamente contattato l’Unità di soccorso veterinario dell’associazione Ata-Pc Lecce per l’eventuale trasporto presso il Museo di Calimera ma, una volta sul posto, è stato confermato che la povera tartaruga era già morta da tempo. È stato intanto avvisato dell’accaduto il coordinatore del Parco di Rauccio e la polizia locale per il rilevamento e gli accertamenti del caso.

Purtroppo, sempre più spesso, la fauna marina è vittima dello scempio e dell’inquinamento dell’uomo che, a cuor leggero, continua ad abbandonare, nel mare o sulle spiagge, materiale plastico e rifiuti di ogni genere. Per dire "No" all'inquinamento e alla plastica numerosi lidi salentini hanno aderito all'iniziativa, a partire dalla prossima estate, relativa all’utilizzo di bicchieri e stoviglie biodegradabili, seguendo la direttiva europea che, dal 2021, imporrà agli Stati membri l'abbandono definitivo ai dieci oggetti di plastica monouso maggiormente utilizzati sulle spiagge.


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