Cronaca

Pug, incarico affidato e ritirato, Comune costretto a pagare le spese legali

Circa 6500 euro più altri 5mila di incarico ad un avvocato sulle case dell'amministrazione di Tricase per la ormai nota vicenda della consulenza al Politecnico di Bari. Dell'Abate all'attacco del sindaco: "Paghi di tasca sua"

TRICASE - Ammonteranno a 6.500 euro le spese legali che il Comune di Tricase dovrà rifondere agli ordini degli ingegneri ed architetti salentini dopo il ricorso per il caso dell'incarico di consulenza del Pug, affidato dalla giunta al dipartimento di ingegneria del Politecnico di Bari senza gara e poi ritirato. È questo l'esito di due sentenze, pubblicate poche ore fa, dal Tar di Lecce.

E sulla vicenda esplode la polemica politica cittadina, legata proprio ai costi derivati. Nunzio Dell'Abate, capogruppo di opposizione, spiega che alle spese sono da aggiungere altri 5mila euro per l'avvocato legale nominato dal Comune: "Era proprio necessario - si chiede - questo sperpero di danaro pubblico? L’arroganza e la presunzione di impunità del sindaco ingegnere Coppola hanno arrecato un danno alla comunità ed è giusto che chi sbaglia, specie quando lo fa consapevolmente, paghi".

Dell'Abate spiega che l'opposizione ha ritenuto doveroso investire della vicenda il collegio dei revisori dei conti e, se sarà necessario, anche la Corte dei Conti: "Responsabilmente e per tempo, avevamo invitato il sindaco - aggiunge - a ritirare la delibera, illegittima sul piano giuridico ed inopportuna su quello politico, motivandone le ragioni". Quindi, ricorda tutte le occasioni in cui si è ribadita la necessità di ritornare indietro per tempo: "Ma non c’è stato verso - precisa - ed il risultato è sotto gli occhi di tutti". Per questo, in maniera provocatoria sollecita il sindaco Coppola a pagare di tasca propria l'errore.

"La scorsa settimana - conclude - l’amministrazione ha deliberato l’assestamento di bilancio; le nostre proposte su Imu e Tares, previste da una legge dello Stato per venire incontro alle famiglie disagiate ed alle attività commerciali, sono state rigettate. Il capitolo per le spese di contenzioso per il 2013 è stato portato a 250mila euro".


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