Cronaca

Armi detenute illegalmente nel Comune di Sannicola, prosciolti sindaco e altri tre imputati

Per il giudice Michele Toriello Cosimo Piccione, l'ex assessore Maria Greco e i dirigenti comunali Giampaolo Miglietta e Loredana Campa, agirono nel rispetto della legge

Il Comune di Sannicola

SANNICOLA - “Hanno agito nel pieno rispetto delle leggi, tenendo costantemente informate le autorità di pubblica sicurezza”, si chiude così con una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato il procedimento penale nei riguardi del sindaco di Sannicola Cosimo Piccione, dell’ex assessore alla Polizia Municipale, l'avvocato Maria Greco, e dei dirigenti comunali Gianpaolo Miglietta e Loredana Campa, accusati di aver detenuto illegalmente cinque armi comuni da sparo e 250 munizioni provenienti dal disarmo del personale di Polizia Municipale, adottato con deliberazione del consiglio comunale il 30 giugno 2014.

Secondo il giudice Michele Toriello, chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nei riguardi degli imputati, “è evidente che non vi è alcuno spazio per la concreta configurabilità dell'ipotesi delittuosa in relazione alla quale si procede: gli odierni imputati hanno invero preso incarico le armi loro consegnate dalla Marti, hanno immediatamente avviato una interlocuzione con le Autorità di pubblica sicurezza per l'individuazione del più idoneo luogo di detenzione, hanno infine individuato il luogo di detenzione (una armeria) in coerenza con quanto indicato dal questore di Lecce, hanno affidato le armi all'armeria così individuata e, nel maggio 2015, hanno concluso un nuovo accordo con altra armeria, provvedendo a fare ivi spostare le armi e le munizioni, tenendo sempre e costantemente informate di tutte le circostanze appena descritte prefetto, questore e comandante della stazione dei carabinieri”.

“Sono sempre stata molto serena in merito a questa vicenda che avevo sin da subito seguito personalmente curando puntualmente ogni passaggio. Personalmente avevo sostenuto l'operazione di riorganizzazione degli uffici di polizia municipale affrontando anche un comizio sul punto consapevole della correttezza dell'operato, di contro,  come è noto, non ho esitato a mostrare il mio dissenso su altre questioni amministrative curate senza il mio personale coinvolgimento e molto controverse che mi hanno portato senza avere alcuna titubanza a rassegnare le deleghe assessorili”, ha commentato a caldo l'ex assessore Maria Greco. Il suo avvocato, Letizia Di Mattina, ha puntualizzato: “Sin dalle prime battute dell’indagine, abbiamo ritenuto fosse inesistente la condotta materiale oggetto di contestazione e oggi abbiamo trovato piena conferma della tesi difensiva”. 


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