Cronaca

Fallisce maxi furto all'ufficio postale, riesce quello in profumeria

A Porto Cesareo notte movimentata. Sul posto anche la scientifica. E a Castromediano, incetta di profumi dal negozio "Crilù". In entrambi i casi le indagini sono affidate ai carabinieri

La scientifica durante il sopralluogo a Porto Cesareo e, sotto, anche le immagini della profumeria.

LECCE – Il loro obiettivo era quasi certamente la cassaforte dell’ufficio postale di via Amerigo Vespucci. Alla fine hanno dovuto desistere. Il perché, potrebbe spiegarsi nel movimento piuttosto fitto che c’è stato questa notte nella zona di Porto Cesareo. Una pattuglia della stazione in giro per tutta la notte e che ha svolto diversi passaggi anche in quella zona, altre tre del Norm di Campi Salentina in tutta l’area del nord Salento, così come vigilanza privata, che s’è affacciata più volte nei pressi.

Insomma, i ladri avranno giudicato troppo rischioso procedere oltre, nonostante avessero fatto il primo passo, quello di accedere all’interno. E alla fine, hanno mollato gli attrezzi e sono fuggiti.

La scoperta, però, è avvenuta solo questa mattina, al ritorno alle attività. E’ stata trovata forzata una porta d’ingresso. Se fosse riuscito, quello di Porto Cesareo, sarebbe stato un colpo non indifferente. E che dimostra anche quanto stiano cambiando le strategie. Se, infatti, fino a poco tempo addietro si era scelto di divellere direttamente gli sportelli bancomat o postamat, ora le bande di malviventi stanno cercando di fare breccia direttamente all’interno. Cioè, si cercano soluzioni meno clamorose (e rumorose), specie in un momento in cui i pattugliamenti si fanno più fitti proprio a causa della recrudescenza di episodi criminali. Più volte vi sono stati faccia a faccia e inseguimenti.   

I ladri, ancora di numero imprecisato (non si conosce nemmeno il veicolo che hanno usato per spostarsi, anche se si sospetta di un Suv nero notato nelle vicinanze), dopo aver forzato un ingresso posteriore, si sono fiondati con una fiamma ossidrica. Ma la segnalazione di mancanza di rete, dovuta alla precedente disattivazione dell’allarme, ha fatto scattare un primo sopralluogo esterno. Da fuori nulla deve essere apparso anomalo, ma le pattuglie hanno continuato a ritornare a più riprese nelle ore successive. E se i ladri fossero ancora acquattati nei pressi, devono aver deciso di non osare troppo. Il guaio, per loro, è che hanno dovuto lasciare la fiamma ossidrica dentro l'ufficio.

E’ quasi certo che non fossero sprovveduti e che quindi abbiano usato guanti, ma quantomeno hanno lasciato un oggetto nelle mani dei carabinieri che, finito sotto sequestro, sarà analizzato in cerca di tracce. Così come saranno visionate prossimamente le videocamere di sorveglianza. Sul posto, questa mattina, s'è recata anche la scientifica per i rilievi.

La vicenda odierna, ricorda peraltro molto il tentativo messo in atto a marzo a Chiesanuova, frazione di Sannicola. Persino i giorni coincidono alla perfezione, fra il primo e il secondo del mese. Molti aspetti suggeriscono che possa trattarsi degli stessi soggetti.    

Per un furto fallito, un altro, però, è andato in porto. Nel rione Castromediano di Cavallino, alle porte di Lecce, ignoti intorno alle 5 del mattino hanno fatto incetta di costosi profumi dal negozio “Crilù” di via Leuca. L’allarme collegato alla vigilanza è scattato, ma i malviventi sono stati molto rapidi.

Prima hanno tagliato la serranda, usando anche in questo caso la fiamma ossidrica, poi hanno infranto i vetri della porta d’ingresso e, infine, hanno svuotato gli scaffali, rubando la maggior parte dei profumi. La proprietaria, che risiede esattamente di fronte, ha iniziato a urlare dal balcone quando s'è accorta di quanto stava avvenendo. I ladri, tre, con i volti incappucciati, sono però fuggiti su un'auto di grossa cilindrata. 

Sul posto si sono diretti i carabinieri del Norm di Lecce. Nelle prossime ore, sarà presentata denuncia presso la stazione di Cavallino. Il danno preciso è da quantificare.


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