Cronaca

Piscina e dependance con "carte false". Nei guai la proprietaria e il geometra

I carabinieri hanno sequestrato una villa nelle campagne di Strudà, frazione di Vernole. All'interno, una vasca e un immobile edificati attraverso false autorizzazioni, per le quali sono stati denunciati una 46enne ed un professionista di 53 anni

La piscina abusiva all'interno della villa

STRUDA’ (Vernole) – Non si era fatta mancare proprio nulla, piscina compresa. E neppure la dependance. Ma, una volta scoperta dai carabinieri della compagnia di Lecce, i quali hanno effettuato approfonditi controlli assieme ai colleghi della stazione locale, ha dovuto rinunciare a quella porzione di paradiso racchiusa in una villa di Strudà, la frazione di Vernole.

La denuncia è scattata nel pomeriggio di Mercoledì, nei confronti di due individui del posto: una commerciante, titolare della casa, e un geometra. Si tratta rispettivamente di A.C., una 46enne e M.P., di 53 anni. La titolare della villa, una decina di giorni addietro, si ritrovò con i militari dell’Arma alla porta della sua lussuosa abitazione in campagna, per una perquisizione nell’ambito di un’inchiesta per truffa.

Una volta all’interno della struttura, gli investigatori, che conoscono bene la zona, hanno scorto due opere di cui non ricordavano l’esistenza. Dagli approfondimenti eseguiti presso l’Ufficio tecnico del Comune è emerso l’evidente abusivismo e le responsabilità del professionista nel dichiarare il falso per ottenere autorizzazioni in maniera fraudolenta.

Il geometra 53enne, incaricato dalla donna a produrre documentazione per la realizzazione della vasca e dell’altro immobile (nella foto), aveva provveduto a false attestazioni di progetti, per ottenere la relativa realizzazione. Inevitabile, a quel punto, il sequestro della villa da parte degli inquirenti.


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