Uccise il figlio durante una lite. Perizia psichiatrica per il pensionato
Un uomo di 70 anni che nel mese di gennaio uccise il figlio 32enne a coltellate, durante una lite familiare, sarà sottoposto alla perizia dello psichiatra Elio Serra. Lo ha stabilito il gup, Vincenzo Brancato
LECCE – Sarà lo psichiatra Elio Serra a stabilire se Enzo Caretto, il pensionato 70enne che lo scorso gennaio a Guagnano ha ucciso a coltellate il figlio Giovanni, 32enne, al culmine di una lite familiare, fosse capace di intendere e di volere al momento dell’omicidio. A stabilirlo il gup Vincenzo Brancato, che accolto la richiesta del legale dell’imputato, l’avvocato Sabrina Conte. L’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 15 marzo, dato in cui lo specialista nominato dal giudice esporrà il risultato della sua perizia.
Quella che si è consumata lunedì sera in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, una piccola strada alla periferia di Guagnano, è una tragedia maturata in un contesto familiare difficile e degradato. Caretto, una vita trascorsa nello stabilimento Fiat-Hitachi del capoluogo salentino, aveva cercato rifugio
Dalle parole dell'uomo sembrerebbe emergere una situazione drammatica, in cui la bottiglia era l'unica consolazione. L'alcol (il 70enne aveva un tasso alcolemico pari a 1,79), infatti, potrebbe aver avuto un ruolo determinante nell'omicidio. Solo a distanza di 24 ore il padre omicida era sembrato accorgersi realmente di ciò che aveva fatto. Nei mesi scorsi l’uomo era stato scarcerato perché incompatibile con il regime carcerario.