Cronaca

Pedina una donna per rapinarla, acciuffato dopo soltanto dieci minuti

A Nardò fermato un 35enne. Gli è andato tutto storto. Nella fuga si fratturato un braccio e la borsetta era pure vuota

La stazione dei carabinieri di Nardò.

NARDO’ – “Il bancomat? Vada in piazza Mazzini, l’altro in zona non funziona”. Più o meno dovrebbe essere stato questo il consiglio fornito da Tomas Quarta, 35enne di Nardò, a una donna anziana. Tutto macchinato in fretta e in furia, per tenerla sott’occhio e rapinarla al momento più opportuno. Si dice che l’occasione faccia l’uomo ladro. A volte l’occasione bisogna crearla. Solo che a lui è andato tutto storto. I soldi erano ormai stati messi al sicuro, quando le ha strappato la borsa. E nella fuga in scooter, è anche caduto, fratturandosi un braccio. Ripresa la fufa, è stato infine acciuffato dai carabinieri. Definirla una giornata no, un eufemismo. 

Il piano, dunque: convincere la donna a recarsi dove intendeva lui, per poterla seguire agevolmente. Lei ha nutrito qualche sospetto, per la verità, di fronte a quel suggerimento. Ma alla fine si è diretta comunque presso quello sportello, ha prelevato una cospicua somma di mille euro e ha fatto ritorno, entrando in casa della sorella.

Erano circa le 11 di questa mattina. Quarta, già noto alle forze dell’ordine e disoccupato, forse ha avuto un'esitazione. Se avesse agito subito, avrebbe "incassato" i mille euro. Invece, ha atteso e si è presentato davanti al portone da cui poco prima la donna era entrata. E, appena lei lo ha riaperto, s’è sentita spingere con forza. La vittima non se l’aspettava proprio e non ha avuto il tempo di reagire. Il 35enne, in un baleno, ha afferrato la borsa osservata con bramosia nei minuti precedenti ed è scappato a bordo di uno scooter Piaggio Exagon blu.

La donna ha però fornito ai carabinieri, contattati da un testimone oculare, una descrizione molto precisa del soggetto. Il testimone stesso ha quindi chiuso il cerchio, indicando marca e modello dello scooter. Le ricerche delle pattuglie sono iniziate subito. E sono bastati dieci minuti ad un equipaggio dell’aliquota radiomobile della compagnia di Gallipoli per trovare Quarta e arrestarlo in flagranza di reato.

Messo alle strette, alla fine ha anche confessato, indicando il luogo in cui era stata gettata la borsa rapinata e ormai vuota. Giàà c'era da aspettarslelo: la somma di denaro era già riposta al sicuro in casa dalla vittima. Non solo. Durante la fuga Quarta ha raccontato ai militari di essere caduto e di avvertire per questo forte dolore a un braccio. Trasportato in ospedale, è stata riscontrata una frattura. Su disposizione del pm di turno, il 35enne è stato posto agli arresti domiciliari. Dove rimarrà, ingessato, in attesa dell'udienza di convalida.


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