Cronaca

parco marino, a regime i controlli della capitaneria

Primo bilancio degli interventi a difesa del parco del litorale di Porto Cesareo. Denunce, multe e sequestri della guardia costiera. Cinque acquascooter "pescati" per eccesso di velocità

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Nove denunce penali, un quintale di pesce sequestrato, sette verbali elevati per la violazione del divieto di accesso dei mezzi nautici all'interno degli specchi acquei riservati ai bagnanti. E ancora cinque multe per eccesso di velocità a bordo di acquascooter, dieci illeciti contestati inerenti la navigazione, diciassette violazioni dei limiti di riserva marina, sette violazioni in materia di demanio marittimo. E' questo in cifre il primo bilancio della calibrata e costante opera di vigilanza e di controllo nell'area marina protetta di Porto Cesareo da parte del personale della Capitaneria di porto di Gallipoli.

Sono state effettuate numerose verifiche ed accertati diversi illeciti, ai fini del rispetto delle norme di tutela vigenti intese alla salvaguardia dell'habitat naturale. L'attività è stata svolta dal locale Ufficio marittimo della Guardia Costiera di Porto Cesareo sulla scorta delle direttive del ministero dell'Ambiente che prevedono maggiore intensificazione dell'attività di controllo nel periodo che va dal 1 luglio al 30 di settembre. L'attività si è sviluppata attraverso una mirata e diffusa serie di interventi, sia in mare che sulla terraferma, finalizzata alla puntuale divulgazione dei modi e limiti di fruizione delle aree della riserva, nonché per il contrasto e la repressione delle forme illecite accertate in violazione degli specifici fini di tutela ambientale e nelle altre materie di competenza (uso del demanio marittimo, pesca, navigazione, inquinamento).

Notevole attenzione è stata riservata alle principali fasce di rispetto del parco marino. Ovvero nelle cosiddette due Zone A di "riserva integrale" circoscritte dal vigente decreto ministeriale istitutivo del 12 dicembre 1997. Gli interventi si sono stati effettuati con un impiego giornaliero continuato dal 1 luglio di una motovedetta ed un battello veloce della Guardia Costiera, con due radio-mobili d'istituto (di cui un fuoristrada) e con 9 militari. Mezzi in dotazione dell'Ufficio marittimo di Porto Cesareo che costituiscono un utile ed indispensabile strumento di lavoro stante la vastità del territorio da monitorare, che si estende su circa 17mila ettari di superficie marina ed oltre 45 chilometri di costa, sulle quali insiste una significativa pressione antropica.


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