Omicidio Russo: condannato a 24 anni l'ex socio in affari
Condanna a 24 anni di reclusione, il massimo della pena per i reati contestati, per Raffaele Galgano, il 36enne di Squinzano, accusato dell'omicidio di Luigi Russo, l'assicuratore 27enne assassinato a Casalabate il 7 dicembre 2005
LECCE – Condanna a 24 anni di reclusione, il massimo della pena per i reati contestati (non è stata riconosciuta la premeditazione), per Raffaele Galgano, il 36enne di Squinzano, accusato dell’omicidio di Luigi Russo, l’assicuratore di 27 anni assassinato a Casalabate il 7 dicembre del 2005. E’ questo il verdetto dei giudici della Corte d’Assise di Lecce (presidente Roberto Tanisi).
Russo e Galgano erano soci della “R&G” un’agenzia che si occupava di pratiche automobilistiche. Ad armare la mano del presunto assassino, per il pubblico ministero Elsa Valeria Mignone, sarebbe stato un grosso debito (circa 30mila euro) che Galgano aveva contratto con la vittima. Lo stesso assicuratore avrebbe poi tentato di sviare le indagini dei militari dell'Arma cercando di far passare l'omicidio per un delitto legato alla criminalità organizzata, come fosse una vera e propria esecuzione di stampo mafioso. Molti, secondo la ricostruzione accusatoria, gli indizi che hanno incastrato il 36enne di Squinzano come esecutore dell’omicidio.
Nella sua lunga requisitoria, nella scorsa udienza, il pubblico ministero Elsa Valeria Mignone aveva evidenziato come vi sia un solido movente, quello economico, alla base dell’omicidio, e un buco di circa 50 minuti nell’alibi di Galgano. Intervallo in cui, secondo l’accusa, sarebbe avvenuto l’omicidio. Vi è poi il frammento di proiettile ritrovato, seppur a distanza di anni, in un muretto a poche decine di metri dal luogo dove fu rinvenuto il cadavere di Russo, nelle campagne di Casalabate. Un proiettile compatibile con le armi sequestrate al presunto assassino. Un luogo, quello dell’omicidio, che l’imputato conosceva bene.