Cronaca

Nessuna provenienza illecita: dissequestrate società e attività commerciali

Tra i beni interessati, oltre una gioielleria, un supermercato e l'immobile che ospita la caserma dei carabinieri di Melendugno

LECCE – Il Tribunale di Lecce ha disposto, accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati Viola Messa e Marino Giausa, il dissequestro di alcuni dei beni finito sotto il controllo della magistratura nell’ambito di una maxi operazione condotta dalla Guardia di finanza su alcuni soggetti ritenuti, secondo l’ipotesi accusatoria, vicini al clan dei Coluccia di Galatina. La misura di prevenzione del sequestro, finalizzato alla confisca, era stata applicata nel mese di aprile 2016.

I giudici della seconda sezione penale, accogliendo la tesi dei legali, hanno disposto il dissequestro del compendio aziendale e ditta individuale “Prisma Gioielli” di Lucia Santoro a Melendugno, e del compendio aziendale e della totalità delle quote della So.Co.Ges. srl., con sede a Mlendugno. Il dissequestro riguarda di tutti gli immobili di proprietà della società, tra i quali anche quelli adibiti alla locale caserma dei carabinieri e ad altre attività commerciali, tra cui un supermercato. Il Tribunale, con lo stesso provvedimento, ha disposto il dissequestro della società Ch Time, il cui amministratore unico è Raffaele Santoro, e dell'immobile di proprietà della stessa società sempre a Melendugno.

A motivare la decisione dei giudici, il fatto che non stati ravvisati, in tutti i beni interessati, gli elementi per disporre la confisca, poiché i legali hanno ampiamente dimostrato la provenienza assolutamente lecita degli stessi.


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