Cronaca

Minacce e pestaggio prima della processione: in arresto due parcheggiatori abusivi

L’aggressione ai danni di un giovane canoista è avvenuta il 4 luglio scorso nei pressi del porticciolo del Canneto. Dopo la richiesta di lasciare libero l’accesso al mare, la vittima è stata minacciata e colpita a bastonate. Ai domiciliari un 60enne e un 28enne

GALLIPOLI - A distanza di due settimane, e dopo il riserbo nell’immediatezza del fatto, sono stati individuati e arrestati gli autori delle minacce e del pestaggio ai danni di un giovane canoista gallipolino per il solo motivo di aver chiesto di lasciare libero un accesso al mare.

A distanza di pochi giorni l’indagine degli investigatori del commissariato di polizia di Gallipoli ha consentito di risalire ai presunti autori del brutale atto di violenza, un vero e proprio pestaggio, accompagnato da gravi minacce, avvenuto nella serata di lunedì 4 luglio, nell’insenatura del Canneto nella città bella, alla presenza di numerosi fedeli raccolti in processione per onorare la Madonna del Canneto e rimasti increduli rispetto a quanto stava accadendo a solo pochi metri dalle celebrazioni.  

Secondo quanto è stato poi possibile appurare dalle indagini degli agenti del commissariato locale il grave episodio sarebbe scaturito dalla richiesta rivolta, in modo gentile e pacato, da un giovane atleta di kayak ad uno degli arrestati, un 46enne del posto, intento a svolgere, peraltro, l’attività di parcheggiatore abusivo per poter avere un varco, libero da auto, appunto abusivamente parcheggiate, e ostacoli vari, e così accedere in sicurezza e tranquillamente al mare.

Richiesta che evidentemente ha scatenato la reazione del parcheggiatore intento a “difendere” il suo territorio di gestione illecita. Per tutta risposta, infatti, il giovane canoista, un 32enne del posto, sarebbe stato, dapprima, violentemente minacciato da Claudio Carretta, 60enne e, successivamente, picchiato con la complicità di un altro 28enne gallipolino, Luciano Alessandrelli. Un gesto brutale compiuto anche con l’ausilio di due grossi e lunghi bastoni, appositamente reperiti per dare sfogo ad una esecuzione in piena regola.

Il parcheggiatore abusivo, infatti, secondo la ricostruzione appurata dei poliziotti, non si sarebbe accontentato di minacciare la vittima, imponendo la propria forza intimidatrice come metodo delinquenziale per avere il controllo del territorio ma, a distanza di qualche minuto, sarebbe sopraggiunto in compagnia del 28enne per compiere la spedizione punitiva.

Entrambi, armati dei due grossi bastoni, avrebbero colto di sorpresa la vittima, urlandogli che uno di loro avrebbe tirato fuori la pistola per sparargli alle gambe e percuotendola gravemente in varie parti del corpo, nonostante il ragazzo fosse, nel frattempo, anche caduto per terra e fosse ormai solo ed indifeso.

Il tutto è avvenuto, peraltro, in un punto della città, in quel momento particolarmente frequentato, per via dei riti religiosi connessi alla celebrazione della Santa Messa e alla processione in mare in onore della Madonna del Canneto.

Il clamore e la gravità della notizia diffusa in poco tempo ed appresa dagli investigatori del commissariato di Gallipoli ha fatto avviare immediatamente l’attività investigativa, diretta dal vicequestore Monica Sammati, che ha portato alla individuazione degli autori, volti per altro già noti alle forze dell’ordine, e che, sottoposti entrambi alla misura degli arresti domiciliari, su disposizione della procura, risponderanno, in concorso e con l’aggravante dei futili motivi, di lesioni personali pluriaggravate e violenza privata.


Si parla di