Cronaca

Istituzioni si stringono attorno al presidente: "E' stato lui a promuovere lo Sportello sulla legalità"

Dopo l'episodio di ieri, che ha visto un vile atto intimidatorio nei confronti del presidente della Camera di commercio, è giunto il sostegno bipartisan ad Alfredo Prete, assieme a quello della stessa Prefettura leccese dove si è svolto un incontro assieme agli investigatori

Alfredo Prete, l'ennesimo imprenditore colpito

LECCE – La solidarietà arriva da più fronti. Con parole diverse, ma uguale intensità. Numerosi i messaggi di sostegno giunti dal mondo politico, da quello dell’imprenditoria e dalle stesse istituzioni, per condannare all’unisono il grave episodio che ha visto come protagonista Alfredo Prete, titolare di uno stoico lido di San Cataldo, e presidente della Camera di commercio. Un fatto di cronaca che si è sommato, nel giro di poche ore, a quello avvenuto ai danni della pizzeria “La diavola”, in città.

E’ stata Giuliana Perrotta, prefetto del capoluogo salentino, a presiedere la riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia nel corso della quale è stato affrontato, tra le altre, la questione relativa alla registrata recrudescenza degli episodi intimidatori nei confronti dei titolari degli esercizi commerciali ed attività produttive, specialmente del capoluogo, recentemente verificatisi. Si è stabilito di incontrare il comitato nella prossima riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia che si terrà il 7 maggio.

Rete imprese Italia di Lecce, che raggruppa Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, ha condannato il gesto, definendolo un “fatto gravissimo”. “Questo gesto – hanno aggiunto i portavoce - assume una valenza simbolica, in quanto colpisce la figura più rappresentativa del tessuto imprenditoriale locale. La migliore risposta alle minacce è quella di mettere in campo tutte quelle azioni di prevenzione della criminalità e rilancio del territorio».

Di parere analogo il presidente dell’ente provinciale, Antonio Gabellone.Accanto ad Alfredo Prete, in questo attacco che giudico appunto a tutte le istituzioni, deve schierarsi in queste ore tutta la parte sana e viva della nostra società, del mondo politico-istituzionale e dell’economia”.

A nome di  Confindustria Lecce, si è espresso il presidente, Piernicola Leone de Castris: “ Il gesto, ha colpito un rappresentante delle istituzioni che si è impegnato in questi anni anche nello sviluppo dello sportello antiracket. Esprimo pertanto all’amico ed imprenditore Alfredo Prete la vicinanza mia e dell’associazione che mi onoro di presiedere, nella convinzione che saprà reagire con decisione e la giusta serenità, grazie all’appoggio di tutti”.  “Confindustria Lecce – ha proseguito-  nei mesi scorsi, ha manifestato più volte il proprio disappunto per la recrudescenza di furti e tentativi estorsivi a danno di imprese ed imprenditori”.

Che il fatto non sia da sottovalutare, lo ha rimarcato anche Erio Congedo, esponente della Destra salentina. Il Vicepresidente vicario del Gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia, ha dipinto come “vile” l’accaduto. “Episodio che pur senza allarmismi esagerati, non può e non deve essere sottovalutato sia perché sembrerebbe riconducibile alla sua attività imprenditoriale e associativa, sia perché si inserisce in una  scia di attentati, spaccate, colpi di pistola, furti che hanno colpito esercizi commerciali in città”.

Teresa Bellanova, sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali, ha scritto in una nota che: “Quella busta sembra paurosamente confermarci che le attività turistiche sono ormai nel mirino della criminalità comune e organizzata. Solo qualche mese addietro proprio Alfredo Prete aveva presentato la nascita, presso l’ente camerale, dello Sportello legalità Sos giustizia in collaborazione con Libera, e negli ultimi tempi giustamente aveva puntato il dito contro l’usura e il ricatto che nell’ombra agisce contro l’economia sana e pulita”.

Sintetiche le parole del consigliere regionale Antonio Buccoliero: “Che quella busta fosse indirizzata al presidente della Camera di Commercio o all’imprenditore poco importa. Restano la rabbia e l’amarezza per un gesto codardo, che punta a seminare il panico, alimentando un clima di timore e di sospetti”. “Ad Alfredo Prete rinnovo la mia vicinanza umana – ha concluso Buccoliero – certo che saprà riprendere, con rinnovato vigore, la sua attività di imprenditore e di rappresentante delle aziende salentine”.

“Il gesto proditorio contro il rappresentante legale della massima rappresentanza dell' economica salentina contiene più messaggi che vanno attentamente vagliati sia dagli organi investigativi e inquirenti sia da tutte le forze sociali, che non possono più rimanere passive”, ha fatto sapere Gigi Pedone, presidente di “Fatto in Salento”.  “Spetta ora al Comitato ristretto nominato dal cartello delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni dei lavoratori, avviare tempestivamente quella attività che è stata indicata nel documento varato nei giorni scorsi e che va sotto il titolo: Imprenditori e lavoratori ancora una volta insieme contro a criminalità” . 

Solidarietà e sostegno, infine, anche da Salvatore Capone. “Da osservatore non posso non pensare che negli ultimi tempi il presidente Prete ha lanciato numerosi allarmi sul rischio estorsioni ed usura per le imprese economiche territoriali, promuovendo peraltro la nascita dello Sportello Legalità/Sos Giustizia presso la stessa Camera di commercio, e sulla solitudine degli imprenditori, anche quelli turistici”. Il deputato democratico ha aggiunto: “Se gli imprenditori possono resistere, e respingere ogni minaccia, solo se avvertono intorno il sostegno convinto, non retorico, delle Istituzioni, della politica, del territorio. Solo così possiamo sconfiggere i rigurgiti di stagioni che abbiamo conosciuto, e che hanno lasciato piaghe tremende in interi paesi”.

Tutta la giunta della Camera di commercio di Lecce, a sua volta, "esprime forte solidarietà al presidente Alfredo Prete, vittima di un grave e spregevole atto intimidatorio, che ingiustamente ferisce l’uomo, l’imprenditore ed il rappresentante istituzionale da sempre in prima linea per lo sviluppo del tessuto economico e la promozione della cultura della legalità nel Salento". 

Il vicepresidente della Provincia, Simona Manca, si dice vicina e solidare "a quanti, in questi ultimi tempi, sono vittime di vili episodi intimidatori. Tra questi, il mio pensiero oggi va ad Alfredo Prete, da sempre simbolo di una imprenditoria onesta, produttiva, e impegnata nella lotta contro l'illegalità". 

Anche la a Giunta Confcommercio Lecce esprime pieno sostegno e solidarietà. “Risulta evidente – afferma Antonio Rizzo direttore di Confcommercio - quanto la criminalità abbia alzato il tiro. Un clima di illegalità tende a soffocare la cultura d'impresa e scoraggia la nascita di nuove imprese". 

"Inoltre episodi come questo  si ripercuotono negativamente sullo sviluppo del nostro territorio, danneggiando l’immagine del Salento e rischiando di compromettere gli sforzi che imprenditori e istituzioni hanno svolto e stanno svolgendo per permettere al nostro territorio di diventare una delle prime mete turistiche del nostro paese.   Ribadiamo il sostegno al nostro Presidente Alfredo Prete come imprenditore e rappresentante istituzionale”.


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