Superano il posto di blocco: inseguiti e in arresto. Fuggiti perché senza assicurazione
Due 21enni fermati dai carabinieri della compagnia di Maglie e posti ai domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale. Sulla Martano-Otranto, di notte, prima non si sono fermati all'alt per un normale controllo e poi hanno pure scansato il successivo posto di blocco. N'è nato un pericoloso inseguimento
MARTANO – Ventunt’anni e l’ebbrezza di una corsa su una scattante Alfa Romeo Giulietta. Giuseppe Angelino di Giurdignano e Christian Stomeo di Martano, amici, coetanei e già noti alle forze dell’ordine, non avevano fatto i conti con i carabinieri, per nulla intenzionati a lasciarseli sfuggire quando sono sfrecciati una prima volta senza fermarsi all’alt e una seconda dopo aver persino forzato un posto di blocco predisposto proprio per tentare di placcarli, con manovre azzardate, mettendo a rischio la loro pelle e quella degli altri.
Ovviamente, i militari non sapevano che a bordo vi fossero due giovanotti spaventati per le conseguenze di non avere l’assicurazione in ordine. Abituati a tallonare fior di bande di ladri e rapinatori ormai quasi ogni giorno, avranno immaginato in quel momento di aver intercettato dei pericolosi malviventi, magari spacciatori. E invece, niente armi in auto e nemmeno un grammo di erba. Tutto questo “disturbo” per il tagliando obbligatorio, assente.
E’ vero, se si fossero fermati subito, la Giulietta guidata da Angelino sarebbe comunque stata posta sotto fermo amministrativo, ma quantomeno lui e il suo amico si sarebbero risparmiati un’incriminazione per resistenza a pubblico ufficiale, con tanto di arresto ai domiciliari.
Le altre vetture, però, erano sempre alle calcagna e, ormai alle strette, all’altezza di Giurdignano, Angelino e Stomeo hanno deciso di abbandonare la Giulietta per fuggire nelle campagne. Tutto inutile: sono stati bloccati in piena fuga. Controllando nell’abitacolo, i militari hanno poi scoperto quello che si può ritenere il motivo della fuga spericolata. Ma il sequestro amministrativo dell’auto è il problema minore. Sentito il pm di turno, Maria Vallefuoco, i due sono stati tratti in arresto.