Cronaca

"Vuole suicidarsi". Una chiamata e scattano le ricerche: trovata in stazione

Una 44enne di Bari rintracciata nel tardo pomeriggio a Lecce dagli agenti della Polfer. E' stata bloccata in tempo

LECCE – La segnalazione era precisa, le descrizioni dettagliate. Tutto giunto alla centrale operativa della questura di Lecce e di altre località pugliesi, dopo denuncia del marito. E la situazione paventata, da non prendere assolutamente alla leggera. Una donna, proveniente da Bari, con possibili intenzioni suicide, probabilmente si trovava in qualche stazione ferroviaria. Prossima, dunque, a lanciarsi sul binario al passaggio di qualche convoglio.

Si tratta di una 44enne. E grazie ai particolari diramati, gli agenti della Polfer in servizio presso la stazione dei treni di Lecce sono riusciti a rintracciarla. Hanno capito subito che potesse essere lei. Si trovava sul marciapiede del primo binario, non lontano dai bagni. Appariva un po’ spaesata. L'intenzione, stando alle sensazioni, proprio quella di farla finita. Dunque, per qualche insondabile motivo, aveva scelto proprio il capoluogo salentino.

Gli agenti si sono avvicinati, con molta calma. Le hanno parlato con tutta la tranquillità possibile. Poi, sempre cercando di apparire sereni (ma anche con l’estrema prudenza e l’occhio vigile necessari in certe situazioni), l’hanno accompagnata nell’ufficio. L’ingresso sorge a breve distanza. Tutto questo, prima che passasse qualche treno e che si potesse magari verificare un gesto sconsiderato.

Una volta all’interno, i poliziotti l’hanno identificata. Hanno verificato come, in effetti, provenisse dal capoluogo pugliese. Poi, le hanno posto alcune domande. Lei ha risposto, anche se non in modo del tutto convincente, sostenendo di essersi allontanata intorno alle 7 del mattino e di essere salita a bordo di un treno regionale, raggiungendo Lecce intorno alle 10,30. Una volta nel capoluogo salentino, sempre stando alle sue dichiarazioni, avrebbe fatto un giro per le vie, per poi salire su un autobus e recarsi presso l’ospedale “Vito Fazzi”.

Infine, ha spiegato di essere ritornata alla stazione ferroviaria di Lecce solo nel tardo pomeriggio. Pochi minuti prima che gli agenti della Polfer la rintracciassero. Nulla, però, sul motivo reale di quell’allontanamento, tanto da spingere gli agenti a indagare ulteriormente, fino a ottenere il numero di cellulare di un suo conoscente. Questi, appresa la situazione, ha subito assicurato che avrebbe avvisato la famiglia, in modo che potessero recarsi a Lecce per riaccompagnarla a Bari. Restano ancora diversi i punti oscuri sul caso.


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