Cronaca

Agguato fuori dal locale: cinque colpi di pistola, poi la zuffa. Notte di fuoco

Daniele Laserra, 31enne di Lequile, proprietario di una ludoteca in via del Mare, a Lecce, aggredito verso mezzanotte da uno sconosciuto. L'arma forse a salve. Trovati cinque bossoli calibro 7.65. L'uomo ferito alla testa con il calcio dell'arma

LECCE – Cinque colpi di pistola, poi uno scontro vis-à-vis, violento, fra aggressore e aggredito. E un movente che appare un vero e proprio mistero agli occhi degli investigatori della questura di Lecce. Un tentativo di rapina o un vero e proprio agguato? Oggi, alla luce del giorno, i poliziotti cercheranno nuovi elementi che potrebbero essere sfuggiti durante i rilievi della prima ora, nel buio in cui a mezzanotte era immersa via del Mare, cerniera fra centro e periferia.

Daniele Laserra, 31enne di Lequile, proprietario di una ludoteca, è la vittima dell’agguato. Se l’è cavata con dieci giorni di prognosi, salvo complicazioni, per un forte colpo alla testa subito con il calcio dell’arma, che gli ha provocato una ferita lacero-contusa. Arma, per inciso, con ogni probabilità a salve, usata per un “avvertimento”. Tant’è che quando Laserra s’è accorto di non avere neanche un graffio, la vicenda s’è capovolta. Rispondendo al fuoco a mani nude, nel tentativo di disarmare l’assalitore, ha ingaggiato una colluttazione. Finendo per essere colpito sul capo. Non senza, però, aver assestato qualche pugno in volto al malvivente.

Tuttavia, non sarebbe riuscito a scorgerlo bene in viso. E i motivi per cui è stato atteso all’esterno del locale adibito a feste per bambini “Svago e divertimento”, in zona d’angolo con via Ribezzo, restano ignoti. Il 31enne ha spiegato di non aver mai subito minacce, né di avere particolari contrasti con qualcuno da giustificare un episodio di tale violenza. 

Tutto questo si evince dalla prima, frammentaria ricostruzione, svolta ascoltando la stessa vittima, che gli agenti di polizia della sezione volante hanno trovato in stato confusionale, con la testa grondante di sangue. I poliziotti, nella notte, si sono diretti con più pattuglie in via del Mare, dopo che al 113 sono giunte diverse telefonate allarmate di residenti della zona. Tutte riferivano di colpi d’arma da fuoco, sentiti in modo nitido, e di urla.

Prima di essere trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi”, l’uomo ha raccontato di essere stato aggredito da uno sconosciuto, sbucato nei pressi del locale, mentre stava portando un sacco di rifiuti verso un cassonetto. Era terminata da qualche ora una festa e stava quindi facendo pulizie, prima del rientro a casa.

Laserra ha descritto l’aggressore come un giovane che indossava un bomber con un cappuccio che gli copriva il volto. Un individuo alto circa un metro e ottanta, di corporatura robusta. Questi avrebbe esploso cinque colpi usando una pistola. E il titolare della ludoteca avrebbe rimediato la feria alla tempia nel tentativo di disarmarlo. Un colpo assestato con il calcio dell’arma.

La polizia scientifica, giunta su richiesta dei colleghi delle volanti, ha trovato sull’asfalto cinque bossoli calibro 7,65. Vicino ai bidoni della raccolta differenziata c’erano anche un paio di occhiali da vista. Non si esclude che appartenessero all’aggressore e che siano volati via, durante la zuffa. La scientifica ha anche svolto alcuni sommari rilievi su un’auto C2 posteggiata in via Ribezzo, trovata con il lunotto posteriore infranto. Non è chiaro se sia rimasta “coinvolta” nella vicenda, durante le concitare fasi della rissa, o se, semplicemente, il vetro fosse rotto da prima. La palla è passata in queste ore alla squadra mobile che cercherà di fare luce sul caso visionando i filmati di videosorveglianza di varie attività commerciali che sorgono nella via. 


Si parla di