Droga sull'asse Salento-Albania, scattano le manette per venti
Operazione "Federico II": le indagini della Dia partite da Lecce nel 2012 e arrivate sino in Sardegna. Fra gli elementi fermati, spicca il nome di Andrea Leo
LECCE – L’hanno battezzata operazione “Federico II”, ma con l’imperatore del Sacro romano impero, conosciuto come stupor mundi e puer Apuliae, ha ben poco a che vedere. Le ventuno persone destinarle dell’ordinanza di custodia cautelare, infatti, più che conquistare regni e conoscenza, cercavano di controllare il mercato della droga e accumulare guadagni illeciti. Le indagini, condotte dalla Direzione Investigativa Antimafia di Lecce dall’agosto del 2012, hanno consentito di scompaginare due distinte organizzazioni di cui una di stampo mafioso, facente capo ad Andrea Leo (nome legato alla Scu), dedita alle estorsioni e al traffico di stupefacenti; e un altro gruppo italo–albanese, con a capo Kristaq Boci, che importava dall’Albania ingenti quantitativi di eroina. Il blitz è scattato alle 5 di oggi e ha visto impiegati oltre cento uomini della Dia di Lecce, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro e Salerno. Le misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Lecce Alcide Maritati su richiesta del sostituto procuratore della Dda Guglielmo Cataldi, sono state eseguite nelle province di Lecce, Prato e Sassari.
L’inchiesta nasce dalle ceneri e si inserisce come naturale prosecuzione dell’operazione “Network”, che aveva portato a un blitz congiunto, al termine di due filoni di indagin
Dalle carte dell’inchiesta emerge un mercato sempre fiorente, quello delle sostanze stupefacenti, con oltre cinque chili sequestrati nel corso delle indagini. Fondamentali si sono rivelate le intercettazioni ambientali, grazie alle microspie installate in casa di Gabriella De Dominicis a Merine, ristretta ai domiciliari. Un’abitazione che, come ha commentato il procuratore Cataldo Motta, era la centrale operativa dello spaccio e non solo.
Nei confronti di uno dei soggetti arrestati,
Gl interrogatori di garanzia inizieranno domani. Tra i legali degli arrestati gli avvocati Silvio Verri, Antonio Savoia, Pantaleo Cannoletta, Giancarlo dei Lazzaretti, Raffaele Benfatto.