I due latitanti si chiudono nel silenzio. E domani un nuovo interrogatorio
Sono rimasti in silenzio, impassibili, Francesco Mungelli, 37enne, e Alessandro Greco 31enne, entrambi leccesi, arrestati all'alba di venerdì al termine di un blitz condotto dagli uomini della squadra mobile. Domani è previsto il secondo interrogatorio, per l'operazione "Network"
LECCE – Sono rimasti in silenzio, impassibili, Francesco Mungelli, 37enne, e Alessandro Greco 31enne, entrambi leccesi, arrestati all’alba di venerdì al termine di un blitz condotto dagli uomini della squadra mobile, guidati dal vicequestore Sabrina Manzone, che da poco più di un mese davano loro la caccia. I due erano latitanti dallo scorso 26 febbraio, quando erano sfuggiti a un’ordinanza di custodia cautelare.
Oggi Mungelli e Greco sono comparsi dinanzi al gip Giovanni Gallo per l’udienza di convalida dell’arresto, scaturito per la detenzione illecita di una pistola marca “Taurus” calibro 38, tipo 357 magnum priva di cartucce (made in Brasile e che non risulta in banca dati). Un’arma che i due custodivano i un cassetto di un comodino di un b&b di Porto Cesareo, dove gli agenti li hanno sorpresi nel sonno. Il gip ha convalidato l’arresto e confermato la custodia cautelare in carcere.
Domani, invece, i due saranno sentiti nel carcere di Borgo San Nicola dal gip alcide Maritati. Si tratta dell’interrogatorio di garanzia relativo alla misura cautelare emessa nell’ambito dell’operazione "Network". A entrambi viene contestata l’associazione per delinquere di stampo mafioso. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Pantaleo Cannoletta e Giancarlo Dei Lazzaretti.