Cronaca

Non riesce a superare i 30 chilometri orari, ladro d'auto tradito dalla velocità

Raffaele Saponaro, brindisino 41enne, è stato acciuffato nella notte dai carabinieri alla periferia di Lecce, in via Calore. Esperto e con una borsa piena di attrezzi del mestiere, qualcosa però è andato storto nella manomissione della centralina. E non c'è stato nemmeno bisogno di inseguirlo...

LECCE – Ladro professionista, esperto nel manomettere anche i sistemi d’antifurto più avanzati, ma tradito dalla velocità a passo di lumaca. Pur nella competenza maturata sul campo, qualcosa non deve essere andata per il verso giusto. Non riusciva a far muovere quell’auto appena rubata, una Peugeot 107, oltre i 30 chilometri orari.

Insomma, dire che vi sia stato un inseguimento sarebbe un’esagerazione. E però, i fatti sono questi: Raffaele Saponaro, brindisino 41enne, è stato acciuffato e tratto in arresto alla periferia di Lecce. Per l’esattezza in via Calore, strada che corre parallela alla statale 613 che collega Lecce a Brindisi, passando da Giorgilorio, frazione di Surbo.

Preso in flagranza che più flagranza non si può, Saponaro non potuto fare altro che confessare per alleggerire in qualche modo la sua posizione.

Tutto è avvenuto di notte. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Lecce, durante un pattugliamento, hanno notato l’autovettura, col motore acceso, al lato della via (una strada peraltro poco battuta, dopo una certa ora), con una portiera completamente aperta.

Il fatto è apparso quantomeno insolito, così si sono avvicinati ed hanno scoperto l’uomo accovacciato nell’abitacolo, intento a cablare i cavi del circuito elettrico. Tecnicamente, come spiegato gli stessi militari, stava sostituendo la centralina che comanda il blocco di accensione, precisamente quella che comunica con la chiave elettronica.

I moderni veicoli, infatti, sono dotati di dispositivo “immobilizer”, un particolare antifurto che non permette l’accensione del veicolo se la chiave elettronica non comunica il proprio codice ad una seconda centralina alloggiata nel vano motore.

Nulla sembrava però impossibile per uno come Saponaro, che aveva già provveduto a sostituire anche la seconda centralina. Eppure, come detto, non tutto è andato liscio come l’olio. Il veicolo, infatti, procedeva fin troppo lento. A Brindisi il 41enne ci sarebbe arrivato all’alba, di quel passo.

Così, si era fermato una seconda volta, per essere però “pizzicato” dai carabinieri. Sul sedile passeggero dell’auto i militari hanno anche trovato un borsone pieno zeppo di arnesi da scasso: chiavi inglesi, forbici, pinze e cacciaviti, oltre alle due centraline e a un “estrattore”, utile per far saltare le serrature.

Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro. L’uomo, invece, è stato condotto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Brindisi, su disposizione del pm di turno, Giuseppe Capoccia. L’autovettura è stata restituita alla proprietaria, che non si era accorta di nulla.


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