Cronaca

Materiale pedopornografico scaricato e impresso su dvd, geometra patteggia

Otto mesi per Cosimo Damiano Gravante, 57enne, collaboratore dello studio tecnico del politico Aurelio Gianfreda, a sua volta indagato. L'inchiesta partì da Trento, portata avanti dalla polizia postale con l'uso di file civetta. L'uomo s'è assunto la reponsabilità del materiale scabroso

LECCE – Ha patteggiato una condanna a otto mesi di reclusione, pena sospesa, Cosimo Damiano Gravante, 57enne, collaboratore di Aurelio Gianfreda, ex consigliere regionale dell'Idv ed ex sindaco di Poggiardo, accusato di detenzione di materiale pedopornografico.

La posizione dell’ex esponente politico salentino, coinvolto a sua volta nell’inchiesta, ha preso un iter diverso con la richiesta di giudizio con il rito abbreviato. Il gup Annalisa De Benedictis ha disposto un rinvio sulla base delle evidenti contraddizioni emerse nelle perizie eseguiti dai consulenti tecnici di accusa e difesa. Pertanto, il prossimo 27 novembre il gup disporrà una nuova consulenza. Garavante in un memoriale depositato dal suo legale, l’avvocato Paolo Cantelmo, si è assunto la responsabilità di quanto rinvenuto nello studio professionale condiviso con Gianfreda.

L'inchiesta, partita da Trento, avrebbe evidenziato la presenza su un pc di materiale fotografico e video contenente scene di sesso con minorenni. Alcuni file-civetta (cioè, appositamente immessi per stanare chi naviga a caccia di tale materiale scabroso, una sorta di trappola) sarebbero stati scaricati su un computer del suo studio d’ingegnere, condiviso con Cosimo Damiano Gravante.

La polizia postale, seguendo le tracce informatiche, è quindi arrivata, nel maggio del 2011, anche nel suo ufficio e, dopo una perquisizione, ha sequestrato diversi supporti. In particolare “69 supporti ottici contenenti centinaia di foto e filmati”. Due Dvd furono sequestrati allo stesso Gianfreda, oltre a un pc di Gravante.

Nel corso delle indagini il sostituto procuratore titolare del fascicolo, Carmen Ruggiero, ha nominato due consulenti, Raffaele Colaianni e Valerio Catino, che hanno analizzato anche il tipo e la modalità degli accessi eseguiti sul router (lo strumento che consente il collegamento alla rete Internet) installato presso lo studio di Gianfreda a Poggiardo. La consulenza dei due periti risulta allegata agli atti d’indagine. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Luigi Corvaglia e Paolo Cantelmo.


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