Colpo agli scippatori, inseguimento e placcaggio. E' la fine di un incubo
Da mesi in città si registra un'escalation del fenomeno. Ma ieri la polizia ha fermato due giovani. Uno è anche autore di una rapina in casa di prostitute
LECCE – Loro sono i leccesi Franco Gallucci, 35enne, e Antonio Sebastien Dell’Anna, 22enne. Nomi e volti da tenere bene a mente perché le volanti di polizia li hanno fermati dopo lo scippo avvenuto ieri sera in via Taranto ai danni di un’insegnante. L’ennesimo di una serie interminabile. Dalla fine dell’estate non si contano i colpi sui quali stavano indagando gli investigatori della questura. Certo, non tutti gli episodi del passato si possono attribuire ai due. D’altronde, dalle descrizioni fisiche fornite di volta in volta dalle varie denuncianti, sembra che ad agire siano soggetti diversi, forse interscambiabili (quattro, magari cinque).
E’ però plausibile che in diversi fra i tanti fatti segnalati vi sia stata già in passato la loro mano. Specie nei furti messi in atto con la tecnica dello sportello delle autovetture spalancato in corsa per sottrarre borsette e zaini posati sui sedili. Perché è stato proprio questo il modus operandi adottato anche ieri. Solo che i poliziotti delle volanti, in questo caso, non se le si sono lasciati sfuggire. Era da tempo che cercavano di bloccare alcuni di questi scippatori in flagranza. In qualche caso, non ci sono riusciti per pochi istanti, anche dopo inseguimenti a rotta di collo. Ma ieri, è stato diverso. Sono finiti in trappola anche grazie al fondamentale aiuto di un cittadino. E nella notte, dopo una serie di accertamenti, sono finiti in arresto.
Ma c’è di più. I due potrebbero essere autori anche di altri episodi di microcriminalità recenti, diversi per dinamica dagli scippi. Antonio Sebastien Dell’Anna, ad esempio, era già indagato (ma questo si è scoperto solo ora), anche per la cruenta rapina avvenuta nella tarda serata del 18 dicembre, quando in un appartamento di via Lequile erano state picchiate e depredate di oltre 800 euro due ragazze rumene dedite alla prostituzione. Insomma, il fermo scattato nelle ultime ore si riveste di una certa importanza. Forse servirà a placare un fenomeno che sta mettendo in allarme la città da troppo tempo.
Davvero rocambolesche le fasi che hanno condotto alle manette. Le ricerche sono iniziate verso le 20,10 di ieri. La segnalazione era precisa: scooter Yamaha Majesty scuro, con targa coperta da nastro adesivo e conducente con casco bianco. Arrivava da via Taranto, nei pressi del Motel Aloisi. I malviventi, dopo essersi impossessati di due borse, si erano allontanati a tutta velocità.
Ma come sempre più spesso sta avvenendo (un buon segnale), un automobilista di passaggio che ha visto la scena, dopo aver composto il 113, si è anche messo a inseguire i due per fornire in tempo reale alla centrale operativa la loro posizione. E questa collaborazione di un cittadino ha agevolato molto il lavoro dei poliziotti, i quali hanno appreso che lo scooter da via Taranto si era diretto verso via De Simone, percorrendo alcune strade interne sino a imboccare nuovamente via Taranto per poi svoltare a sinistra su viale Risorgimento e immettersi sulla strada statale 613 in direzione di Brindisi.
Pensavano di essere ormai al sicuro, al punto da essere “pizzicati” proprio mentre stavano svuotando le due borse, spargendone per terra il contenuto. Quando Gallucci e Dell’Anna hanno visto la volante, hanno tentato una ripartenza subito stroncata dagli agenti. Con una manovra ben assestata li hanno inchiodati tra la ruota anteriore sinistra dell’autovettura di servizio e il marciapiede. Tanto che il piede sinistro di Gallucci è anche rimasto incastrato tra lo pneumatico della volante e la carenatura del motociclo.
Una volta trascinati in questura, si è ricostruita meglio la vicenda. Nelle borse c’erano una banconota da 20 euro, un telefono cellulare e altri effetti personali della vittima, un’insegnante di 58 anni. La quale ha denunciato che mentre stava percorrendo a bordo della sua Fiat Panda via Taranto, fermandosi al semaforo, era stata affiancata dallo scooter.
Lo scooter, modello Yamaha Majesty blu, non risulta rubato. Rintracciato il proprietario, ha dichiarato di averlo venduto a un’altra persona. Alla guida c’era Dell’Anna, sprovvisto di patente di guida (mai conseguita), fatto per il quale ha ricevuto un’ulteriore denuncia. In merito allo scooter, ha riferito di averlo preso in prestito da un amico di cui tuttavia non ha fornito le generalità.
Dell'Anna e Gallucci (quest'ultimo, il soggetto che fattivamente ha strappato le borse), sono poi stati arrestati per rapina e condotti in carcere. Entrambi già noti alle forze dell’ordine per aver fatti analoghi, Dell’Anna in particolare, come detto, è stato di recente indagato anche per la rapina in casa delle prostitute.
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