Cronaca

Isola di Sant'Andrea, scontro fra Comune e Legambiente

Gallipoli: si ricerca in partner al quale affidare il servizio di visite guidate. Pubblicato un bando di gara. Il presidente del Cigno verde, Maurizio Manna, sconcertato: "Si sta svendendo il parco"

santandrea

Visite guidate sull'isola di Sant'Andrea nelle mani dei privati. Il Comune di Gallipoli ci pensa. Anzi ha già approntato il relativo bando per ricercare partner qualificati. Per valorizzare il patrimonio naturalistico ricadente del parco naturale di recente istituzione. Ma finendo per scontentare gli attivisti di Legambiente e i restanti componenti del coordinamento delle associazioni ambientaliste della cittadina ionica. Il bando di affidamento del servizio scade il 3 agosto prossimo, ma fa già discutere. E parecchio. In un periodo in cui dall'ampliamento della caserma delle Marina Militare a Punta Palascia al ritorno della progettualità della Valtur a Punta Pizzo, le aree naturali protette devono nuovamente subire le "particolari" attenzioni dei soggetti pubblici e privati. Rischia di scoppiare un nuovo caso lungo il litorale gallipolino. La decisione concertata dal commissario prefettizio Angelo Trovato e dai dirigenti comunali (finalizzata sicuramente alla promozione turistica del territorio) non piace a Legambiente. E il presidente provinciale, Maurizio Manna non lo manda certo a dire: "La decisione di emettere un bando per la commercializzazione dei servizi turistici sull'isola di Sant'Andrea a Gallipoli ci lascia per più versi sconcertati" esordisce in maniera contrariata, "e tanti sono i motivi di contrarietà sia dal punto di vista ambientale, che giuridico, e perché no, anche morale. Innanzitutto ci chiediamo come ambientalisti, e si chiede un'intera collettività, come si possa vendere letteralmente un bene la cui la fruizione è attualmente vietata con ordinanza dell'autorità marittima di interdizione ed atterraggio dei natanti, addirittura per un tratto di mare adiacente, in virtù della straordinaria vulnerabilità a causa della presenza di una delle principali colonie del raro e superprotetto gabbiano corso". E infatti la domanda sorge spontanea? Se le barche non possono attraccare, come si concepirà il servizio delle guide turistiche? Probabilmente sull'argomento è già in corso la concertazione tra Comune e Autorità marittima per bypassare la controversia. Almeno così si spera.

Ma Legambiente è un fiume in piena: "Ci domandiamo" prosegue Manna, "se ci sia resi conto che esiste un Parco Regionale denominato Isola di S.Andrea e Litorale di Punta Pizzo che costituisce un tutt'uno dal punto di vista amministrativo, giuridico ed ambientale, e che senso abbia di conseguenza scinderlo in termini di servizi in porzioni aleatorie prive di alcuna ratio giuridica e funzionale. Ma più in generale, e questo è un problema che investe tutte le recenti aree protette della nostra provincia, ma il contrastato parco di Gallipoli in particolare, come si può immaginare di aprire letteralmente al pubblico parchi ancora tutti sulla carta, zeppi di vulnerabilità e punti di crisi irrisolti, a partire dai rifiuti imperanti e dalla mancanza di segnaletica e infrastrutture, oberati da pressioni antropiche che andrebbero attutite e veicolate prima di promuovere un'ulteriore invasione turistica programmata per 12 mesi l'anno?". E le domande incalzanti degli ambientalisti non sono finite. Le risposte, ovviamente, sono attese da parte degli organi competenti. "Di chi è stata poi la pensata di chiudere ad un solo soggetto scelto con criteri economicistici, manco fosse la manutenzione delle fotocopiatrici o la custodia dei vespasiani comunali, la gestione del cuore verde, in senso letterale e in senso culturale e identitario, di un territorio e di una comunità?" si chiede ancora il presidente del Cigno verde. Che continua...E come se continua: "E la partecipazione di un territorio, lo spirito di una gestione dal basso che ha portato la Regione Puglia ad affidare direttamente agli enti locali perlomeno lo start-up di aree protette ‘difficili' e spesso tutte da inventare? Cosa rimane e che valore hanno venti anni di lavoro, di studio e di battaglie e di competenze di singoli e associazioni nate e strutturatesi intorno al Parco, e senza i quali esso non esisterebbe nemmeno sulla carta?".

Poi una pausa. Doverosa, prima dell'invito finale rivolto direttamente al Comune: "Dopo tante domande, ne rivolgiamo alcune, pressanti, all'autorità del Parco di Gallipoli, rappresentata dal Commissario prefettizio dott. Trovato: perché non revoca questo atto abnorme e attaccabilissimo comunque lo si legga; perché non convoca le associazioni locali per una reale consulta democratica che apra realmente il parco al suo territorio; perché non provvede da subito agli atti realmente utili e significativi alla fruibilità e prima ancora alla tutela di questo pezzo eccezionale di Salento, a cominciare dalla chiusura degli accessi ai veicoli, dalla pulizia del parco stesso ed alla sua sorveglianza, all'attrezzatura di parcheggi ed aree sosta e servizi controllate? Allora e solo allora potremo fare di quest'area protetta una parte determinante della nostra offerta turistica. Attendiamo" conclude Manna, "atti di buon senso". Fin qui la polemica aperta. Vibrante ed accorata. Sviluppata da quel bando della discordia. Quel bando, già pubblicato, e attraverso il quale il Comune gallipolino è alla ricerca del partner privato al quale affidare il servizio per le visite guidate sull'isola simbolo della Perla dello Ionio e dell'omonimo parco naturale ancorato a Punta Pizzo.

Un servizio che, scartabellando la disciplina del bando di gara, dovrebbe partire nell'immediato, già dal prossimo 10 di agosto e protrarsi, inizialmente e in via sperimentale, per quattordici mesi. Per un costo complessivo di 30 mila euro. Il Comune ha già indicato nel dettaglio quali saranno i servizi minimi che i vincitori della gara d'appalto dovranno garantire: le visite sull'Isola di S.Andrea si potranno svolgere in qualsiasi giorno dell'anno (di mattina o pomeriggio) tranne che nei periodi di nidificazione delle specie protette. In particolare, dal 15 giugno al 15 settembre, dovrà esserci almeno una visita giornaliera. Dal 1 aprile al 14 giugno e dal 16 settembre al 30 ottobre almeno due visite settimanali. Inoltre le perlustrazioni, che avranno una durata di almeno un'ora e mezzo compreso il tempo per traghettare, devono prevedere una guida ogni 20 imbarcati, espletando i servizi di accoglienza ed informazioni generali con personale qualificato "Gae" - guida ambientale escursionista - in grado di colloquiare nelle più importanti lingue straniere (tedesco, inglese e francese). E già si conosce il prezzo del biglietto per queste escursioni guidate sull'Isola di S.Andrea, indicato proprio dal bando: il costo è di 15 euro, traversata compresa, mentre altri prezzi al pubblico per ulteriori servizi, a regime, erogati dovranno ottenere l'approvazione dell'Ente Parco.


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