Cronaca

Incidenti stradali, il Salento in controtendenza: incremento rispetto al 2017

Quella leccese è l'unica provincia della Puglia con un dato maggiore rispetto a quello dell'anno precedente. Per fortuna in sensibile calo il numero delle vittime, mentre è in aumento quello dei feriti

Un incidente di oggi, 24 luglio, per fortuna con ferite lievi.

LECCE – La provincia di Lecce è l’unica tra quelle pugliesi nella quale, nel 2018, il tasso di incidentalità stradale è aumentato rispetto all’anno precedente. I sinistri, infatti, sono stati 1776, venti in più dell’anno precedente. Per fortuna, è diminuito il numero delle vittime, da 41 a 33, mentre è salito quello dei feriti, passato da 2839 a 2923.

La strada più insidiosa è stata la Statale 275 (Maglie-Leuca) con 39 incidenti e 75 feriti, mentre quella più letale si è rivelata la Ss 16 (Lecce-Brindisi  due persone decedute e 59 feriti nei 24 episodi verbalizzati. Una vittima sulla Statale 007 (Lecce-Taranto), con 19 incidenti e 39 feriti. Senza morti e con 48 feriti i 26 incidenti sulla Statale 101 (Lecce-Gallipoli), nesuna vittima nemmeno nei 19 sinistri sulla Statale 274 (Gallipoli-Leuca), dove i feriti sono stati 40. Sulla Provinciale 361 (scorrimento veloce Maglie-Gallipoli) sono stati 18 gli incidenti e 35 i feriti, sulla Provinciale 359 (Nardò Avetrana) 14 i sinistri e 59 i feriti.

I dati raccolti dal Centro regionale di monitoraggio per la sicurezza stradale sono stati illustrati in conferenza, a Bari, presso l’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio. L’aggregazione dei numeri tra tutte le province lascia intravedere spiragli di ottimismo, come si evince dalla parole dell’assessore ai Trasporti e ai Lavori Pubblici, Giovanni Giannini: “Sebbene il bollettino resti ancora critico rispetto alla necessità di responsabilizzare i conducenti nel guidare con prudenza, per il 2018 è stato registrato un decremento complessivo sia per l’incidentalità stradale che per la mortalità da incidente. Un dato fondamentale è quello rilevato per il numero dei sinistri mortali (167) e del numero dei morti (201), che si impongono come i valori più bassi registrati a partire dall’anno 2001”. L’Unione Europea ha imposto di raggiungere entro il 2020 la riduzione del 50 per cento della mortalità rispetto al dato del decennio precedente: la Puglia è al 43 percento sul 2008.


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