In giro di notte con panetti di hashish e migliaia di euro, l'Alfa non sfugge
Concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. E’ quanto hanno contestato gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano a Stefano Icaro, 40enne, e Ivan Abate, 36enne. Fuggito a piedi un terzo giovane che si era fermato con loro
TAURISANO - Concorso in detenzione ai fini di spaccio di hashish e cocaina. E’ quanto hanno contestato gli agenti di polizia del commissariato di Taurisano a Stefano Icaro, 40enne, e Ivan Abate, 36enne, entrambi del posto e già noti alle forze dell’ordine. Gli uomini comandati dal vicequestore aggiunto Salvatore Federico li hanno ammanettati nella notte.
Tutto è nato quando, nella tarda serata, una volante in perlustrazione ha notato in piazza La Pira, nei pressi di un furgone adibito alla vendita di panini, un’Alfa Romeo 159. A bordo più persone. Un ragazzo all’esterno, invece, era appoggiato al finestrino al lato del passeggero e pare sia scappato a piedi alla vista della pattuglia, facendo perdere le tracce nelle vie laterali. Anche l’auto si è dileguata in un istante. Un quadretto niente male, che ha ovviamente fatto propendere gli agenti per un inseguimento dell’Alfa.
Questa, dopo alcuni giri nel tentativo di eludere il controllo, è stata notata fermarsi dietro un’altra auto in via Trieste. I poliziotti a quel punto sono intervenuti, identificando le persone a bordo: il conducente era Icaro, il passeggero seduto sul sedile anteriore, Abate.
Altri due fogli dello stesso materiale hanno lasciato intendere che in origine i panetti fossero cinque. Ma le sorprese non sono finite lì. Sotto il tappetino del lato di guida, c’era poco meno di mezzo grammo di cocaina. Nel vano poggiabraccio anteriore, invece, 670 euro suddivisi in banconote da 50 e 20.
Dichiarati in arresto, sono stati condotti in carcere. Entrambi hanno nominato quale difensore di fiducia l’avvocato Silvio Caroli. I soldi sono finiti sotto sequestro come la droga, perché ritenuti provento di spaccio.