Cronaca

I carabinieri compiono 199 anni. Celebrazioni all'insegna dell'austerità

L'anniversario, quest'anno, s'è svolto in un cornice molto più sobria del solito. Premiati gli uomini che si sono distinti in azione, fra cui i militari di Presicce e Tricase che hanno sventato una rapina a mano armata sul calare dello scorso anno

LECCE – Celebrazioni all’insegna dell’austerità più totale, quest’anno, anche per l’Arma dei carabinieri, nel loro 199esimo anniversario, a Lecce come altrove. Discreta la location, non più il ben mezzo di via Lupiae, davanti al prospetto della caserma del comando provinciale, con il blocco del traffico per una mattinata e il palco ricco di invitati, discreta anche la presenza di pubblico: di fatto, solo i parenti dei militari schierati e di quelli premiati. Effetti dei tagli ai costi istituzionali ritenuti superflui.

E’ stata in quest’insolita cornice, il cortile interno del comando, che il comandante provinciale, colonnello Maurizio Ferla, dopo la tradizionale lettura dei messaggi dell’autorità nazionali, ha rivolto un cenno di saluto ai presenti, rimarcando anch’egli gli aspetti di sobrietà e di cameratismo che in quest’occasione tornano a essere protagonisti.

Il colonnello Ferla ha poi consegnato le ricompense ai militari che si sono distinti in azioni singolari nel corso del servizio. In particolare sono stati concessi due encomi solenni individuali, per altrettante azioni che hanno avuto come protagonisti l’appuntato Sergio Bramato di Presicce e il capitano Andrea Bettini della compagnia di Tricase (da cui la stazione di Presicce dipende) distintisi per avere – il primo, peraltro, libero dal servizio - affrontato gli autori di una rapina a mano armata. L’episodio risale al dicembre scorso. In quattro furono arrestati per un assalto al centro commerciale Trony. Per lo stesso episodio, quattro encomi semplici sono stati concessi ai militari della stazione di Presicce che hanno coadiuvato l’appuntato e il capitano nell’operazione.

Un altro encomio solenne è andato poi all’appuntato Massimo Citino, di stanza presso il comando provinciale, anch’egli libero dal servizio nell’occasione, che, a Copertino, soccorse un anziano che stava per rimanere vittima di un incendio nella propria abitazione, traendolo in salvo. Al termine della cerimonia, un breve saluto con i membri dell’Associazione carabinieri in congedo e con i familiari dei militari.


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