Le "Veneri" tornano nel Salento. Il tesoro del Paleolitico presto esposto
La coppia di statue, insieme a oltre 400 tra pietre e ossa decorate con incisioni, rappresenta una testimonianza straordinaria sulla vita dei cacciatori
LECCE – I reperti ritrovati nella Grotta delle Veneri sono stati riportati a casa. Il sito, in territorio di Parabita, è del resto così denominato proprio per le due statue in osso considerate la testimonianza di maggior pregio di epoca paleolitica emersa durante l’indagine archeologica svolta già tra gli anni Sessanta e Settanta dalla cattedra di Paletnologia dell’allora Università degli studi di Lecce e e da esperti dell’Università di Pisa.
La grotta è nota in tutta Europa perché racconta una spaccato importante della vita dei cacciatori nel paleolitico.