Cronaca

Gli bruciano il pullman: titolare muore d'infarto

Lecce: Teobaldo Coltellacci, 70 enne di Martano, è stato stroncato dal malore quando è arrivato nel deposito dove sono custoditi i mezzi della sua ditta. Sarebbero state intraviste due persone

Faceva parte di un parco mezzi di quattro veicoli il pullman incendiato da due sconosciuti nella serata di oggi, per motivi tuttora al vaglio degli inquirenti. Un'intimidazione o un atto vandalico compiuti da balordi? Sta di fatto che l'episodio ha avuto, purtroppo, un epilogo tragico perché il titolare, Teobaldo Coltellacci, di 70 anni, di Martano, è stato stroncato da un malore. Il fatto è avvenuto intorno alle 19, quando l'uomo accorso a Lecce, dopo aver ricevuto una telefonata che segnalava l'incendio nella sua rimessa di via Adriatica, alle spalle dell'ex deposito giudiziario "Matarrelli", ha potuto constatare con i suoi stessi occhi l'entità del danno.

Le fiamme avevano divorato la parte anteriore del veicolo acquistato da appena un anno. Purtroppo il 70enne, con problemi di cuore, non ha retto a quella vista: ha fatto appena in tempo ad avvisare con il cellulare un suo dipendente, l'autista di uno dei pullman, poi si è accasciato al suolo. Il conducente è giunto poco dopo sul posto, insieme ad una squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce e a un'ambulanza del 118, che ha soccorso l'uomo trasportandolo a sirene spiegate verso l'ospedale "Vito Fazzi", dove però è arrivato quando il suo cuore aveva già cessato di battere. In via Adriatica sono giunte le pattuglie della squadra mobile e della sezione volanti della questura di Lecce e i carabinieri. I vigili del fuoco sono stati impegnati per circa un'ora nelle operazioni di spegnimento delle fiamme. Secondo le prime ricostruzioni l'incendio sarebbe di origine dolosa, appiccato dalla mano di due persone di età piuttosto giovane. Entrare in quel deposito non è, in effetti, per nulla difficile, tanto più che il muro di cinta è alto solo due metri e mezzo.

La parte posteriore, inoltre, confina con l'ex deposito giudiziario "Matarelli", molto spesso oggetto di furti e sprovvisto di un sistema di video-sorveglianza. L'assenza di telecamere ha potuto agevolare l'intrusione dei vandali che arrivando da dietro hanno potuto colpire indisturbati nella rimessa "Coltellacci". Per ora solo ipotesi che gli inquirenti già nelle prossime ore vaglieranno per risalire agli eventuali autori del gesto criminale.