Cronaca

Giornata di incendi, tour de force contro le fiamme

Frigole, Punta Prosciutto, la statale Lecce-Brindisi, la via di Fondone. Sono soltanto alcuni dei punti dove sono divampati grossi roghi, che hanno costretto pompieri e forestale ad un super-lavoro

La via di Fondone.

LECCE - Giornata di forte vento (che, come noto, alimenta le fiamme) ed impegno inesauribile su tutto il territorio provinciale di vigili del fuoco, corpo forestale e volontari della protezione civile, per far fronte al vasto numero di incendi divampati nell'arco dell'intera giornata. Eventi spesso concomitanti, in punti molto distanti fra loro, che hanno obbligato gli operatori ad un estenuante tour de force.

Fino al primo pomeriggio, molti focolai, fra cui un rogo nella zona di Frigole, marina di Lecce, ma nessun evento particolare. Almeno fino a quando, intorno alle 18, nella zona di Punta Prosciutto, a Nord di Porto Cesareo, quasi al confine con la provincia di Taranto, non è divampato un grosso incendio su diversi ettari di pineta, che ha visto impegnate per diverse ore, fino a sera inoltrata, squadre dei pompieri di Lecce e Veglie e della forestale.

Nella serata, poi, quasi contemporaneamente, sono sorti altri imponenti roghi. Uno, sulla strada statale Brindisi-Lecce (poco prima dell'ingresso del capoluogo salentino), che ha messo a serio rischio la visibilità degli automobilisti in transito, tanto da richiedere un intervento immediato delle squadre disponibili. L'altro, sulla via di Fondone, strada che conduce verso l'aeroporto Lecce-Lepore.

Qui, erano visibili chiaramente ben cinque focolai, due ai margini delle corsie (con il fumo che, anche in questo caso, ha invaso la carreggiata), altri tre, più in profondità, fra le campagne. Tutti relativamente poco distanti fra loro, nel raggio di qualche chilometro. Segno inequivocabile che si tratta di atti dolosi. Le squadre hanno raggiunto la località appena hanno potuto. In questo caso, sono andate divorate sterpaglie, ma anche alcuni alberi di ulivo.

Solo nei giorni scorsi, un grosso incendio aveva colpito la riserva protetta delle "Cesine", per l'ennesima volta, richiedendo l'impiego dei Canadair per impedire che le fiamme si propagassero ancor di più. E se queste sono le premesse, si preannuncia una nuova estate veramente di fuoco, non solo in senso metaforico.