Cronaca

Giallo Taurisano: "Non è certa la morte per eroina"

Si è svolta l'udienza per la morte di Ettore Attanasio. Il tossicologo e il medico legale hanno confermato come non si possa stabilire un'esatta relazione tra l'assunzione di eroina e il decesso

Lunga udienza in giornata nell'Aula di Corte D'Assise, per il processo in cui è imputata l'infermiera di Taurisano, Lucia Bartolomeo, accusata di omicidio volontario. In base alle accuse avrebbe ucciso il marito, Ettore Attanasio, da tempo ammalato, con una dose letale di eroina. Davanti ai giudici popolari e togati (presidente Giacomo Conte) sono comparsi il tossicologo Costamagna, professore alla Sapienza di Roma e il medico legale Alberto Tortorella. L'imputata era in aula, seduta affianco al suo legale, Silvio Caroli ed ha assistito all'udienza con la solita imperturbabilità.

L'escussione del tossicologo ha confermato come ci sia stata un'assunzione di eroina prima del decesso. Il professore, però, nelle sue dichiarazioni, non è stato in grado di affermare se sia stata la causa della dipartita, perché, come ha rimarcato il secondo teste di giornata, il medico legale Alberto Tortorella, quando è stata effettuata l'autopsia, il corpo di Attanasio era in un tale stato di putrefazione, per il gran caldo, da non poter consentire un'ispezione precisa sugli organi vitali.

Il corpo venne riesumato 17 giorni dopo la morte. Qualche conferma: dagli esami dei capelli è emerso come Attanasio non fosse un tossicodipendente. Nessuna traccia di eroina è stata ritrovata nei suoi ultimi sei mesi di vita, mentre l'assunzione letale sarebbe avvenuta in un arco temporale al massimo di cinque ore prima della misteriosa dipartita. Prossima udienza il 6 novembre. Verranno ascoltati i testi della pubblica accusa (rappresentata dal sostituto procuratore Guglielmo Cataldi), i genitori e la sorella della Bartolomeo, gli ufficiali che hanno effettuato le intercettazioni dopo la morte di Attanasio e due amici dell'uomo.


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