Gasdotto, settimana decisiva. La pioggia non ferma il dissenso dei No Tap
Dopo il sit in di Otranto un nuovo presidio questa mattina del movimento No Tap nei pressi della capitaneria di Gallipoli
GALLIPOLI - Mentre il Governo centrale scioglierà le sue residue riserve entro pochi giorni dopo aver preso ancora tempo e annunciando che entro questa settimana il ministero dell’Ambiente darà la sua parola definitiva sulla realizzazione del gasdotto, una rappresentanza del Movimento No Tap, composta da alcune decine di attivisti, questa mattina ha effettuato un nuovo sit-in di sensibilizzazione davanti alla sede della capitaneria di porto di Gallipoli. Un’iniziativa che segue quella analoga dell’8 ottobre scorso. In quell’occasione il presidio si svolse nei pressi della sede della guardia costiera di Otranto. Ed entrambe le iniziative sono riconducibili alla sottoscrizione dell'ordinanza dell’ufficio circondariale marittimo idruntino, che ha disposto l’interdizione, fino alla fine di dicembre, alla navigazione, alla pesca e alla balneazione, nel tratto di mare sul litorale nord di San Foca, sito individuato per l'approdo del gasdotto Tap.
“Siamo tornati davanti alla capitaneria di Porto, stavolta presso il comando centrale di Gallipoli, per ribadire ancora una volta il nostro No a Tap, e per chiedere ancora una volta chiarezza sulle autorizzazioni rilasciate per un'opera imposta, inutile e dannosa” hanno chiarito nell’ambito del sit in gli attivisti, “a settembre scorso, proprio in questo luogo, è stata firmata la concessione demaniale per il Trans Adriatic Pipeline. Questo documento non è mai stato reso pubblico e anche per questo siamo qui per fermare la svendita del territorio e del mare in riunioni chiuse alla popolazione. Neanche la pioggia ferma la nostra voglia di chiarezza e libertà. Noi siamo sempre pronti come dal 2011 a oggi e andiamo avanti nella nostra battaglia di civiltà”.