Furto nel chiosco, vigilante e cittadini circondano ladro e lo mettono in trappola
Notte movimentata a Corigliano d'Otranto, dove un vigilante dell'Alma Roma è riuscito a bloccare uno dei due individui che stavano mettendo a soqquadro il bar "Di Sandro" in piazza Vittoria. Quando ha iniziato a urlare in piena notte, diversi residenti sono usciti dalle case per aiutare la guardia
CORIGLIANO D’OTRANTO – “Fermati”, ha iniziato a urlare il vigilante inseguendo quell’uomo per le vie del paese. Nella rovente notte estiva, molti si sono affacciati sull’uscio e ai balconi. E quando s’è capito cosa stesse accadendo, più di qualcuno si è riversato in strada.
E’ stato così che l’autore di un di furto è finito in arresto. Si tratta di Tommaso Claudio Afruni, 48enne di Poggiardo, ma con domicilio a Cutrofiano. Il vigilante e alcuni cittadini l’hanno circondato e tenuto a bada, in attesa che qualche minuto dopo arrivassero i carabinieri magliesi per prenderlo in consegna. Il 112 era stato già chiamato.
La notte in bianco di alcuni coriglianesi è stata ricompensata dalla soddisfazione di aver contribuito a evitare l’ennesima effrazione. Corigliano d’Otranto e, in generale, diversi centri nel cuore del Salento, nell’area della Grecìa, troppo spesso sono finiti negli ultimi tempi al centro delle attenzioni di bande di ladri. Negozi, bancomat, bar, abitazioni private, distributori di carburanti: il ventaglio di obiettivi è vasto.
Questa volta hanno deciso di puntare a un chiosco, per cercare di scassinare le slot machine e arraffare, magari, anche soldi rimasti dal giorno prima in cassa. E in due, incuranti persino dell’allarme che ha iniziato a suonare, hanno continuato nell’opera. Assumendosi quindi un rischio elevato. Alle 4,35, infatti, la segnalazione di allarme collegato al chiosco bar “Di Sandro”, in piazzetta Vittoria, ha raggiunto la centrale operativa dell’istituto di vigilanza Alma Roma, che ha subito inviato la guardia giurata più vicina per un sopralluogo.
I due, con ogni probabilità hanno raggiunto Corigliano d’Otranto con un’auto. Non si può escludere che vi fosse un terzo complice appostato nelle vicinanze, pronto a spingere sull’acceleratore per garantire la fuga, anche se questa al momento è solo un’ipotesi. In ogni caso, per Afruni è andata molto male.
Addosso aveva 250 euro in contanti, sottratti dal registratore di cassa. Il denaro, il passamontagna e gli attrezzi per lo scasso usati da Afruni e dall’ignoto complice sono stati sequestrati. L’uomo, peraltro già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato in concorso. Su disposizione del pm Carmen Ruggiero, è stato sottoposto agli arresti domiciliari a Cutrofiano. Nel processo per direttissima, la condanna è stata di un anno.
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