Furti di carburante nel cantiere del "Vito Fazzi", sorpreso dopo l'ultimo colpo
Un 48enne di Strudà bloccato dai carabinieri che hanno trovato quattro taniche di gasolio e un tubo di gomma. Il costruttore ha lamentato decine di furti nei giorni ed ha consegnato i nastri delle videocamere. L'arrestato ha amemsso i furti e s'è giustificato: "Devo mantenere moglie e figlio"
LECCE – Con quello che costa, è quasi ovvio che vada ruba. Ma il ladro di gasolio questa volta non l’ha fatta franca. I carabinieri del nucleo radiomobile di Lecce l’hanno “pizzicato” nel cantiere all’interno dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. E gli hanno stretto le manette ai polsi, in attesa del processo per direttissima. Nei guai è finito Cesare Ranfino, 48enne di Strudà, frazione di Vernole.
L’uomo è stato sorpreso il pomeriggio del 2 ottobre mentre rubava carburante dai mezzi di movimento terra. All’arrivo dei militari, di passaggio per un pattugliamento programmato, visto che i furti nei pressi dell’ospedale vanno a per la maggiore, sia all’interno, sia nei parcheggi, l’uomo ha tentato prima di nascondersi, poi di scappare definitivamente con la sua Fiat Punto, posteggiata nei paraggi. Ma non è nemmeno riuscito a varcare la soglia del cantiere.
Bloccato e perquisito, durante una più estesa ispezione dell’area, è subito parso evidente cosa stesse facendo. L’uomo avrebbe giustificato in maniera decisamente surreale la sua presenza sul posto con la sua forte passione per i mezzi da lavoro.
Il titolare dell’impresa edile ha segnalato ai militari che nel corso degli ultimi dieci giorni ha subito numerosi furti di carburante, quasi a cadenza giornaliera, e che per questo aveva fatto installare delle telecamere: pertanto, ha consegnato il filmato della video-sorveglianza.
Condotto in caserma, Ranfino avrebbe confermato di essere il responsabile dei furti avvenuti anche nei giorni precedenti, giustificandosi con le difficoltà quotidiane nel mantenere moglie e figlio a carico. Nel corso dei prossimi giorni saranno analizzati i filmati per il riscontro delle responsabilità. Per ora si trova ai domiciliari, su disposizione del magistrato, Elsa Valeria Mignone.