Cronaca

Finanzieri e sommozzatori attendono i pescatori di frodo: sette sub indagati

All'alba, i militari hanno sequestrato attrezzatura e due imbarcazioni, all'interno della riserva marina di Porto Cesareo

La riserva marina di Porto Cesareo

PORTO CESAREO – Alle prime luci dell’alba, è scattata una vasta operazione contro la pesca di frodo e reati ambientali: sette gli indagati. E’ accaduto nell’area marina protetta di Porto Cesareo, da sempre vittima dei trasgressori. I militari del Reparto operativo della guardia di finanza di Bari hanno infatti agito assieme al Nucleo sommozzatori di Taranto e ai colleghi della sezione operativa navale di Gallipoli.

All’alba, i finanzieri erano già appostati per monitorare reati ambientali con mezzi navali e pattuglie a terra, mentre altri militari guidavano l’operazione grazie al supporto del sistema tecnologico di videosorveglianza distanza in dotazione presso il Consorzio di gestione della riserva marina. Il reato contestato è di pesca di frodo a danno di una riserva dello Stato, per via dell’attività di pesca subacquea con autorespiratori.

Al termine dell’operazione di polizia marittima sono state sequestrate due imbarcazioni impiegate come appoggio per la pesca subacquea e denunciate sette individui. Ma non è tutto. Gli uomini delle fiamme gialle hanno anche provveduto al sequestro di tutta l’attrezzatura impiegata per la pesca.  I pescatori di frodo alla vista delle forze dell’ordine, sommozzatori inclusi, hanno gettato l’intero pescato nello specchio d’acqua.


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