Cronaca

Distrusse con le fiamme l'auto di un commerciante, incastrato 23enne

Un giovane neretino finito ai domiciliari. Il fatto avvenne a febbraio. Le indagini del commissariato sono state molto certosine

Il luogo dell'incendio di quel giorno.

NARDO’ – L’episodio è talmente lontano nel tempo che quasi non si serba ricordo, a meno di non essere di Nardò dove c’è stato un periodo in particolare, in inverno, tra la fine del 2016 e l’inizio del nuovo anno, durante il quale gli incendi di autovetture erano stati così frequenti da spingere il sindaco Pippi Mellone a chiedere alla Prefettura un interessamento particolare.

Nel frattempo, però, il commissariato di polizia era silenziosamente al lavoro e oggi, a distante di tempo, dopo aver raccolto una mole consistente di prove, gli uomini diretti dal vicequestore aggiunto Pantaleo Nicolì sono riusciti a incastrare Alessio Farath, neretino 23enne, destinatario di un ordine di custodia cautelare. Al giovane è stato attribuito di sicuro un incendio di autovettura, avvenuto a febbraio nel centro storico di Nardò. Ma il sospetto è che possa esservi la sua mano anche in altri episodi. Anche perché non sarebbe nemmeno nuovo a “giocare con il fuoco”. In passato, infatti, era già stato denunciato a piede libero per un rogo sviluppatosi, sempre a Nardò, sulle strutture esterne del bar “Follia” di corso Galliano.

Anche per questo, i movimenti del giovane sono stati tenuti d’occhio dai poliziotti neretini, in particolar dopo l’intuizione avuta da un ispettore. E’ stato quindi svolto un lavoro di cesello, con la visione di più videocamere, il sequestro di indumenti e di un ciclomotore. Tutte attività servite a racimolare prove importanti.

La vicenda per la quale i poliziotti hanno proceduto, riguarda nello specifico il rogo, in via Duomo, di una Citroen Xsara Picasso di un 37enne venditore di bombole, avvenuto la notte del 17 febbrario scorso. La matrice dolosa non era stata affatto esclusa, dai poliziotti, pur essendo l’autovettura datata e, almeno in teoria, passibile di qualche problema elettrico. In realtà, come si sarebbe poi appurato, tutto riconducibile alla mano del 23enne, ora ai domiciliari e a un soggetto rimasto per ora ignoti.

Quella notte il proprietario aveva sentito uno scoppio. Affacciatosi dalla finestra della propria abitazione, si era accorto dell’incendio che i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli, pura arrivati in breve, non erano riusciti a salvare dalla distruzione.

Intervenuta la volante e la polizia scientifica del commissariato, erano così partite le prima indagini, acquisendo una serie di filmati delle telecamere della zona, scoprendo come gli attentatori fossero giunti a bordo di un Piaggio Zip, peraltro risultato di provenienza illecita e con numero di telaio abraso. Dopo aver cosparso l’autovettura di benzina, vi avevano quindi dato fuoco. Il 23enne è stato così incastrato, dopo aver anche ritrovato il Piaggio. Sarebbe proprio lui, peraltro, l’autore materiale. Il complice avrebbe invece condotto lo scooter. Ora risponde di danneggiamento a seguito di incendio e ricettazione.

La misura cautelare è stata eseguita dagli stessi agenti del commissariato di polizia, con i quali ha collaborato la squadra mobile di Lecce. Al momento il movente non è noto. Da considerare che la stessa notte, a Nardò, andò a fuoco in via Parini anche la Fiat Panda di un 70enne.


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