Cronaca

Disabili, multe nella Ztl. "Nonostante il numero verde"

Sin dall'attivazione delle telecamere ai varchi, esiste un numero gratuito per comunicare ai vigili l'accesso con contrassegno. Ma, denuncia un disabile di Squinzano, le multe arrivano ugualmente

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LECCE - L'attivazione delle telecamere poste ai varchi di accesso nel centro storico di Lecce ha senza dubbio contribuito a ridimensionare l'afflusso di auto nelle ore notturne, quella in cui la parte antica della città viene presa d'assalto soprattutto da giovani e turisti. Centinaia però sono i casi di contravvenzioni che, forse con una informazione migliore, alcuni automobilisti si sarebbero potuti risparmiare. Sin dal giorno dell'attivazione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20205) degli otto occhi elettronici, il 3 maggio del 2010.

Una categoria particolarmente "vessata", infatti, è quella dei diversamente abili, al cui interno va fatta una differenziazione tra residenti a Lecce non. Comunicando il proprio nominativo e la targa del mezzo, il disabile leccese ha ottenuto l'inserimento nel database del cervellone dove confluiscono tutti i dati di accesso delle telecamere che, riconoscendo il veicolo, non attivano la procedura di sanzione. Discorso un po' diverso per chi non vive nel capoluogo. E qui si è creata la confusione che ha generato un numero considerevole di multe da 81 euro ciascuna.

"Abbiamo previsto - spiega Sergio Aversa, dirigente del settore Mobilità del Comune di Lecce - che chiunque sia in possesso di un contrassegno per disabile possa comunicare entro 48 ore dall'accesso nel centro storico, chiamando il numero verde indicato su tutti i cartelli posizionati ai varchi, il fatto di essere entrati nella Ztl ad un determinato orario. Tra l'altro il pass per i disabili è nominativo, per cui è indifferente con quale mezzo si muova". Il numero verde è stato previsto, tra l'altro, anche per tutti coloro che a fronte di una necessità - come l'acquisto di un farmaco -, possano comunicare la propria esigenza e successivamente giustificarla, con lo scontrino, ad esempio.

Un iter che non convince Diego Petrelli, disabile di Squinzano, bersagliato decine di volte dalle multe. "Io il numero verde l'ho usato, eppure le multe mi sono arrivate ugualmente", dice sconfortato denunciando il disagio che comunque la procedura comporta: "A volte, per trovare un parcheggio, è necessario entrare ed uscire dallo stesso o da più varchi. Come faccio a prendere nota del minuto di ogni passaggio"? Così descritta, la situazione non è certo piacevole. E c'è poi da considerare il capitolo relativo ai conseguenti ricorsi al giudice di pace: "Dopo la recente modifica della normativa, ci vogliono 30 euro per contestare una multa, una spesa nella maggioranza non rimborsabile". Un disincentivo a far valere i propri diritti, posto anche che il termine di presentazione è di due mesi dalla notifica del verbale.

Resta il fatto che trascorse le 48 ore, la multa va pagata. La legge non ammette ignoranza ma forse, con un poco di buon senso, si potrebbe trovare una via alternativa che agevoli il percorso per i portatori di handicap che hanno voglia di farsi un giro nel bel centro di Lecce. In attesa degli atti esecutivi di pignoramento, Petrelli ringrazia il sindaco Perrone "per la ghiotta opportunità di integrazione" ma anche la minoranza: "Se volete ridere o piangere fate voi purchè lo facciate in silenzio per non disturbare il sonno dei componenti dell'opposizione".