Cronaca

A giudizio ex direttore, le somme "sparivano" dai conti alle poste

Si sarebbe appropriato, tra il 2009 e il 2010, di alcune somme di denaro di due clienti dell'ufficio postale nel quale era direttore, a Barbarano del Capo. Sigilfrido Urso è stato rinviato a giudizio dal gup Giovanni Gallo

Foto di repertorio.

 

LECCE – Si sarebbe appropriato, tra il 2009 e il 2010, di alcune somme di denaro di due clienti dell’ufficio postale nel quale era direttore, a Barbarano del Capo, piccola frazione con meno di mille abitanti del comune di Morciano di Leuca. Sigilfrido Urso 52enne di Salve, fu arrestato dagli agenti della polizia giudiziaria con l’accusa di “peculato aggravato e continuato, truffa, falso, violazione di corrispondenza, e indebito utilizzo di carta postamat”. Dopo pochi giorni tornò in libertà su ordinanza di scarcerazione emessa dal Tribunale del riesame.

Secondo l’accusa l’uomo, che in qualità di incaricato di pubblico servizio alle poste aveva accesso ai dati di due ignare correntiste, per circa un anno, avrebbe prelevato dal loro conto e dal libretto di risparmio postale cospicue somme di denaro. In un caso, la somma sottratta dal conto corrente della vittima sarebbe stata di 56mila euro. Per raggiungere il suo scopo truffaldino Urso avrebbe anche utilizzato dei fogli firmati in bianco dalla cliente, apponendo firme false, e trattenendo indebitamente, per non creare sospetti, la corrispondenza della cliente relativa al conto corrente postale. In un altro caso la somma complessivamente dal libretto postale della vittima è risultata pari a 20mila euro.

Oggi, al termine dell’udienza preliminare che si è svolta dinanzi al gup Giovanni Gallo, il 52enne è stato rinviato a giudizio. Il processo nei suoi confronti si aprirà il primo ottobre prossimo dinanzi ai giudici della prima sezione collegiale del Tribunale di Lecce. 


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