Discariche e degrado, a Torre Chianca è scontro con l’assessore
Il Comune diffidato ad intervenire con urgenza nelle aree invase dai rifiuti. Un gruppo di villeggianti e residenti si affida ad un legale, ma Andrea Guido risponde senza remore: "Troppa inciviltà, siamo intervenuti varie volte"
TORRE CHIANCA – Interventi urgenti entro pochi giorni, altrimenti partiranno le denunce. Sono 64 i residenti di Torre Chianca - e comunque proprietari di immobili - che hanno “sfidato” l’amministrazione comunale di Lecce ed una sfilza di altre istituzioni, tra cui Regione, Asl e Provinciaa provvedere con la massima urgenza alla bonifica delle aree di via del Pero (angolo via delle Mimose) e via Marebello, interessate da vere e proprie discariche abusive a cielo aperto.
Per il momento è stata notificata una diffida, finita anche sul tavolo del nucleo operativo ecologico dei carabinieri, della polizia municipale e della capitaneria di porto, che si conclude con un rituale quanto attendibile monito: “Si avvisa sin d’ora che in difetto si procederà ad adire la Procura della Repubblica per l’accertamento e punizione di eventuali responsabilità”. L’atto è stato presentato da Alessandra Maria Pinto, avvocato di professione ma anche proprietaria di una casa nella marina leccese.
Le segnalazioni del degrado imperante in alcuni angoli di Torre Chianca non si contano. Recentemente ci sono state delle nette prese di posizione anche nei confronti della Pro Loco, accusata di disinteressarsi della questione che riguarda, tra l’altro, strade percorse dagli autobus del trasporto pubblico. “Ad oggi nulla è stato fatto, nonostante le tante rassicurazioni circa un pronto intervento atto a rimuovere la grave situazione di pericolo ed insalubrità che rifiuti di ogni genere, anche tossici e pericolosi, costituiscono per la comunità intera e per tutto il territorio”.
Guido è convinto che la causa principale del degrado della marina sia l’inciviltà di alcuni suoi residenti: “Sono portato ad escludere che i responsabili siano i residenti di altre località. Nelle altre marine c’è un maggiore controllo da parte degli abitanti ma a Torre Chianca abbiamo trovato di tutto: biciclette, lavatrici, letti. In aprile abbiamo iniziato a ripulire i canaloni, grazie all’intervento delle ditte specializzate, ma a maggio siamo stati invitati a fermarci perché i primi villeggianti denunciavano cattivi odori”. L’assessore, insomma, respinge le accuse al mittente e annuncia la mano pesante contro tutti coloro che si renderanno responsabili di comportamenti incivili.