Da Valdobbiadene a Leuca: cammino “da sclero” per viandanti affetti da disabilità
A fine agosto Michele Agostinetto, 44enne veneto affetto da Sclerosi multipla, arriverà nel Salento. In viaggio da settimane, nelle quali ha incontrato anche Papa Francesco, è l’ideatore di un cammino lento nel quale si attraversa l’Italia tra disabilità e tenacia
LECCE – La diagnosi è arrivata due anni fa: Sclerosi multipla. Una malattia (in tanti la confondono erroneamente con la Sla,) che provoca gravi riduzioni della funzionalità degli arti, altre volte della voce e la perdita intermittente della vista. Ma Michele Agostinetto, che al momento del referto medico aveva 42 anni (oggi 44), si è letteralmente “risollevato”. Dopo un anno di immobilità, si è “rialzato” da quella sedia a rotelle e con l’ausilio di bastoni e stampelle ha dapprima percorso pochi metri. Poi cento. Poi 500. Poi un chilometro.
Piccoli traguardi e progressi che ha condiviso virtualmente attraverso le storie Instagram per poi scoprire che in tanti,
Lui ha deciso di riannodare quasi duemila chilometri italiani, riconnettendo la cittadina del Prosecco con Santa Maria di Leuca, lembo estremo della regione materna. Colline e zone montuose che raggiungono il mare, in un cammino che dura mesi e al quale hanno cominciato ad aggregarsi anche altri amanti del walking, affetti da Scelrosi e non solo. Il progetto, nato dopo il primo anno di terapia, è illustrato anche su un sito realizzato da Michele e sulle rispettive pagine social.
Nel suo cammino, nel corso delle settimane, il 44enne ha avuto modo di incontrare anche Papa Francesco e due borghi gli hanno intitolato altrettante panchine. Non è però tutto sempre semplice e senza intoppi. “Alcune tappe del cammino le ho terminate in ginocchio. Il caldo non aiuta perché va via la voce e il calore rinfiamma le lesioni: anche la vista ti si annebbia. Ma questo è un progetto che è divenuto ormai il viaggio di tutti. Ho vinto già nel momento in cui ho cominciato a ricevere decine di messaggi nei quali ragazzi e ragazze mi comunicavano di essersi rialzati in tutti i sensi per allenarsi: in tanti sono pronti per la partenza, tutti assieme”.
Lo spirito del cammino, che terminerà nel Capo di Leuca entro fine agosto attraversando dunque il Salento, è proprio quello del cambio di paradigma. Si può viaggiare con le disabilità, nonostante difficoltà e ostacoli che spesso le istituzioni non colgono nell’attrezzare i luoghi, nel ripensarli. Cambiano le modalità dunque e cambiano anche i tempi, come Michele sottolinea nella didascalia che accompagna una bella immagine sulla sua pagina Faceboko: “Per taluni il viaggio è una semplice passeggiata. Per altri il tempo è più lento, rischioso ma più importante”.