Cronaca

Beni per oltre 10 milioni di euro: il bilancio della Dia nella lotta contro la mafia

Il direttore Ferla ha trascorso tre giorni tra Bari e Lecce per verificare il lavoro degli agenti sul territorio: negli ultimi due mesi sequestrati 30 immobili, vetture, quote societarie e conti correnti. "Ottimo risultato ma bisogna continuare ad aggredire le attività criminali"

LECCE- Tre giorni in giro per la Puglia per analizzare il ruolo svolto dalla Dia (direzione investigativa antimafia) sul territorio. Si è concluso oggi il breve viaggio di Antonio Ferla, generale di divisione e direttore della Dia, finalizzato a presiedere una riunione di coordinamento informativo presso il Centro operativo di Bari e la dipendente sezione di Lecce.

L’impegno profuso dagli uomini della Dia sul fronte delle investigazioni private è stato analizzato ed elogiato da Ferla in virtù dei brillanti risultati: solo negli ultimi due mesi, infatti, sono stati sequestrati e confiscati, in Puglia e Basilicata, beni per oltre 10 milioni di euro.

I provvedimenti hanno riguardato complessivamente 30 immobili, numerose autovetture, compendi aziendali, quote societarie e conti correnti bancari e postali intestati a pregiudicati o loro prestanome.

Il direttore non ha trascurato, però, gli obiettivi strategici di medio-lungo periodo, incoraggiando il personale delle due articolazioni a proseguire lungo le direttrici che caratterizzano la mission istituzionale della Dia: lo sviluppo di indagini di polizia giudiziaria finalizzate a monitorare e smantellare le consorterie mafiose; l’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati attraverso le misure di prevenzione patrimoniali; l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, spesso indice di attività di riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza delittuosa; il costante monitoraggio degli appalti pubblici al fine di prevenire tentativi di penetrazione mafiosa e l’attività di analisi di intelligence.

Nel corso della sua visita, Ferla ha avuto modo di incontrare, a Bari, il prefetto Antonio Nunziante, il procuratore della Repubblica Giuseppe Volpe, il presidente del tribunale Vito Savino, mentre a Lecce, il procuratore della Repubblica Cataldo Motta, il prefetto Giuliana Perrotta, il procuratore generale della Repubblica Giuseppe Vignola nonché il presidente della Corte d’appello Marcello Dell’Anna. 


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