Cronaca

Su e giù da Brindisi per la cocaina. In manette anche un ristoratore

Un ristoratore gallipolino 30enne e un amico 32enne, sono stati arrestati con l'accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. Trovati con la droga, erano soliti fare lo stesso tragitto. Ma i carabinieri hanno scoperto il motivo

Alcune dosi di cocaina (foto di repertorio)

LECCE - Li hanno fermati mentre procedevano a gran velocità, a bordo dell'Audi A3, notata in numerose occasioni, negli ultimi tempi. Luigi Chetta, un 30enne  gestore di un ristorante del centro storico di Gallipoli e Antonio Ivan Muci, disoccupato 32enne di Parabita, entrambi già noti alle forze dell'ordine, sono stati arrestati a mezzogiorno, dai carabinieri del nuleo radiomobile della compagnia di Campi Salentina, con l'accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Nell'auto avevano custodito 80 grammi di cocaina, avvolti nel cellophane. Poi finiti nelle mai degli inquirenti.

Sono stati raggiunti sulla strada statale che congiunge Lecce a Brindisi, all'altezza dello svincolo per la tangenziale ovest, da un'auto civetta dei militari dell'Arma. Questi, approfittando della coda di auto, dovuta al traffico, sono intervenuti. Negli ultimi giorni, avevano spesso visto transitare il mezzo in direzione Brindisi, e rientrare dopo poco tempo, passando sempre dallo stesso punto della statale.

Insospettiti dalla targa, intestata ad un uomo di Gallipoli, gli uomini del capitano Simone Puglisi hanno cominciato, sin dalla mattina, a sorvegliare l'Audi, risultata di proprietà del ristoratore, per poi irrompere con la perquisizione nell'abitacolo, dove è stato rinvenuto lo stupefacente. Per entrambi si sono aperte le porte del carcere Borgo San Nicola di Lecce.


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