Batteria scambiata per hard disk. E i filmati inchiodano rapinatori e il finto cliente
Il colpo messo a segno il 14 gennaio scorso ai danni di un'azienda a Novara. Due degli arrestati sono già detenuti per il tentato omicidio di Gianni Calignano, a maggio a Nardò
LECCE – Scambiando una batteria ausiliaria per l’hard disk dell’impianto di videosorveglianza hanno consentito ai carabinieri di avere una base di partenza importante per arrivare alla loro identificazione, ma anche per smontare pezzo dopo pezzo la ricostruzione di colui che, apparso inizialmente come una delle due vittime, è invece accusato di essere l’organizzatore della rapina consumata un anno addietro, il 14 gennaio del 2016, nella ditta Fonomatic New Game di Novara, attiva nel settore della fornitura di caffè e del noleggio di slot machine.
Quel giorno due rapinatori, poi identificati in Giampiero Russo (nella seconda foto), di 28 anni, ed Emanuele Dell’Anna (nella foto più in basso), di 23, fecero irruzione nell’azienda: uno dei due pistola alla mano. Parrucche in testa si mossero dimostrando di conoscere il luogo, compresa l’ubicazione delle due casseforti. All’interno, in quei frangenti, oltra al proprietario anche un cliente, Angelo Caci (nella prima foto), che aveva appena ricevuto dall’altro un prestito di duemila euro come anticipo sui proventi delle slot presenti nel suo bar.
Visionando le immagini, gli investigatori hanno notato che i rapinatori, pur rovistando nelle tasche dell’uomo, che come l’altro era stato legato a una sedia con del nastro adesivo, avevano del tutto ignorato quella somma di denaro. Un particolare strano, che unito alle perplessità scaturite dalle dichiarazioni del cliente, ha indirizzato gli investigatori sulla pista giusta.
Dall’analisi del traffico telefonico, i carabinieri di Novara hanno notato una rete di contatti tra Russo, Caci e Dell’Anna nei giorni precedenti e successivi alla rapina alla Fonomatic New Game e, grazie al riconoscimento da parte dell’imprenditore, l’unica vera vittima, hanno chiuso il cerchio sui tre. L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere a Caci e Russo, già detenuti, mentre il 23enne è stato rintracciato presso la propria abitazione.