Cronaca

Nove piante di Cannabis e un concime “acceleratore”: scatta il sequestro

Un 30enne, già ai domiciliari, scoperto con arbusti illegali a Melendugno. In carcere anche un 43enne, evaso dal Brindisino e trovato a Martano

Le piante sequestrate dai militari.

MELENDUGNO – Due arresti, nelle ultime ore, rispettivamente a Melendugno e Martano. A finire in manette, nel primo episodio, Carmine Pantaleo Calogiuri, un 30enne del posto già detenuto agli arresti domiciliari. Nella tarda serata di ieri, i militari hanno rinvenuto nella sua abitazione nove piante di Cannabis, di altezza compresa fra i 40 centimetri e il metro e 90.

Durante il controllo, è stata inoltre rinvenuta anche una bottiglia di concime denominato “Cannaboost accelerator”. L’uomo è stato dichiarato nuovamente in arresto, la sua convivente denunciata in stato di libertà. Le piante illegali sono state sottoposte a sequestro per la successiva distruzione e il 30enne trasferito nel carcere di Lecce. Nella vicina Martano, inoltre, un 43enne leccese in manette con l’accusa di evasione. Si tratta di Massimiliano Calò, detenuto ai domiciliari presso una struttura di Carovigno, in provincia di Brindisi.

I militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano lo hanno arrestato in flagranza di reato, essendosi allontanato senza alcuna autorizzazione. Gli uomini dell’Arma lo hanno rintracciato, sapendo dove trovarlo: nel comune grico, appunto. Alla vista delle forze dell’ordine, Calò ha tentato la fuga a piedi, sui terrazzi delle abitazioni. Ma è stato bloccato e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, accompagnato in carcere.


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