Ai domicliari dopo il blitz “Vele”, colto a spacciare a un cliente nascosto sotto il letto
Un 30enne, nei guai per droga dopo l’operazione dello scorso 8 gennaio, finisce ora in carcere. In casa anche sostanza da taglio e bilancino, oltre all’acquirente nascosto
LECCE – Finito agli arresti domiciliari, a seguito dell’operazione “Vele” della Polizia di Stato, viene sopreso a spacciare a un acquirente nascosto sotto al letto: per lui si aprono le porte del carcere. Nuovi guai per Luca Pacentrilli, il 30enne leccese e domiciliato a Giorgilorio, la frazione di Surbo, arrestato nel blitz dello scorso 8 gennaio, eseguito dagli investigatori della squadra mobile del capoluogo salentino e sfociato nell'arresto di 16 individui, per spaccio di cocaina, eroina ed hashish. Nei giorni scorsi, infatti, gli agenti della sezione volanti hanno effettuato un controllo presso la sua abitazione, dove sta scontando la misura restrittiva.
Il 30enne ha risposto al citofono solo dopo numerosi tentativi da parte dei poliziotti. Alla rchiesta di chiarimenti su quello strano comportamento, ha risposto dicendo che il campanello aveva dei problemi. E, sempre a suo dire, anche il sistema di apertura della porta era guasto. Insospettiti, anche perché gli agenti hanno subito verificato che il citofono era perfettamente funzionante, è scattata una perquisizione in casa.