Cuba, a Lecce sit-in di protesta contro il governo di Miguel Diaz- Canel
In piazza Sant’Oronzo si son dati appuntamento una cinquantina di manifestanti per esprimere la propria opposizione al presidente e alla gestione della pandemia
LECCE- Una manifestazione per chiedere “la libertà di Cuba”, il paese caraibico travolto da un’ondata di proteste e disordini di dimensioni storiche contro il governo e la cattiva gestione della pandemia da Coronavirus: striscioni e bandiere issate in piazza Sant’Oronzo da una cinquantina di manifestanti, in grande maggioranza cittadini cubani residenti in Italia, che riportano lo slogan “Patria Y Vida” (patria e vita), un riferimento a una canzone omonima che è diventata l’inno delle proteste nel Paese. Si riferisce al motto “patria o muerte”, “patria o morte”, associato alla rivoluzione cubana di Fidel Castro degli anni ’50.
Video | Cuba, sit-in in piazza Sant'Oronzo
“La gente chiede libertà, un cambio di sistema. Da 62 anni c’è la dittatura: prima Castro, ora Diaz-Canel. Noi gridiamo la libertà, perché vogliamo esser liberi di scegliere il governo. Si scelgono loro da sempre”. Gli striscioni definiscono il presidente Miguel Diaz-Canel “un assasino” e a corredo ci sono le foto di bimbi insanguinati e dei cubani che hanno perso la vita lottando per la libertà. Una protesta ordinata, quella che si è svolta a Lecce, e che ha preso piede in più piazze d’Italia nella stessa giornata. Un unico grido di dolore che chiede la salvezza e la libertà di un popolo sotto al regime dittatoriale, ormai, da troppi anni.