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Lidi balneari e demanio, nessuna proroga per le concessioni scadute nel 2018

In attesa della seduta plenaria sulla scottante materia del Consiglio di Stato, una sentenza che riguarda noto lido di Porto Cesareo, il Togo Bay

PORTO CESAREO – L’ultima parola sul caso arriverà con l’udienza plenaria prevista per il per il prossimo 13 ottobre, convocata dal presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, ma intanto una sentenza - proprio del Consiglio di Stato - arriva in queste ore, stabilendo che titolari di concessioni di durata annuale scadute il 31 dicembre del 2018, siano demaniali o ex Ersap, non possono invocare l’ultrattività. Insomma, nessuna proroga.

Il caso riguarda, nello specifico, il Togo Bay di Porto Cesareo mentre, come detto, si è in attesa di chiarire in via definitiva la compatibilità del regime delle proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime con finalità turistiche introdotta con la legge 145/2018. La decisione ha rimarcato che va tenuta distinta la posizione dei titolari di concessioni pluriennali da coloro i quali hanno beneficiato di autorizzazioni stagionali e/o annuali: questi ultimi non sono considerati dal legislatore rientranti nella platea dei possibili beneficiari.

La sentenza del Consiglio di Stato, accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Antonio Quinto, che ha patrocinato le ragioni dell’amministrazione comunale di Porto Cesareo, ha chiarito i termini di applicazione del regime legislativo della proroga delle concessioni demaniali al 2033. A tale proposito, il legale evidenzia che “la decisione resa dal giudice d’appello ha sposato la posizione fatta valere dal Comune nei diversi contenziosi che hanno riguardato i concessionari di terreni appartenenti al disciolto Ersap”.

Nel corso dei vari procedimenti giurisdizionali che hanno contrapposto i concessionari all’amministrazione, alle pretese dei ricorrenti è stata opposta dal difensore del Comune proprio la questione che le concessioni rilasciate dalla Regione sui terreni ex Ersap erano di durata limitata e transitoria, e comunque risultavano scadute il 31 dicembre del 2018, non potendo quindi essere attratte nel campo di applicazione dei commi 682 e 683 della legge 145/2018 entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Una tesi che il Consiglio di Stato ha ritenuto condivisibile.

Replicano il legali del Togo Bay

I legali del Togo Bay, Antonio Scalcione e Francesco Saverio Marini, così commentano l'esito: “Il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente l’appello presentato ed ha in parte riformato in parte la sentenza di primo grado, riconoscendo la natura demaniale-marittima della concessione rilasciata sin dal 2009 ed avente ad oggetto un lido e un tratto di spiaggia per l’esercizio di un’attività turistico-ricreativa".

“Il giudice d’appello ha ritenuto di non pronunciarsi sull’eventuale applicabilità alla presente vicenda del decreto legistlato 19 maggio 2020 numero 34 (noto come Decreto rilancio) che ha introdotto un divieto per le amministrazioni di disporre nuove assegnazioni delle concessioni demaniali marittime o di procedere alla riacquisizione al patrimonio pubblico delle aree demaniali. In breve, secondo la sentenza Consiglio di Stato, si potrà comunque presentare un’istanza per ottenere  una proroga della propria concessione demaniale marittima ai sensi dell’articolo 182 del Decreto rilancio”.


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