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“Maldive del Salento, marchio di Vergine”. Tribunale rigetta nullità chiesta da Cinque Vele

Nuova sentenza del Tribunale di Bari favorevole all’imprenditore di Salve. Accolta la domanda riconvenzionale nel nuovo giudizio promosso dalla società che chiedeva la decadenza dell’uso esclusivo della denominazione di richiamo turistico

il tribunale di Bari (da Baritoday)

SALVE - Dopo la querelle sul marchio conteso con una agenzia immobiliare si chiarisce un nuovo capitolo del contenzioso lungo il litorale di Pescoluse sull’utilizzo della denominazione le “Maldive del Salento”. Questa volta i giudici  del tribunale di Bari hanno definitivamente chiarito che Maldive del Salento non è da intendere come la denominazione del tratto di costa, ma come il segno distintivo dell’azienda riconducibile all’imprenditore locale Vito Vergine.

Con la sentenza depositata oggi i giudici della Sezione specializzata in materia di imprese del tribunale di Bari, presieduta da Raffaella Simone, hanno definito un nuovo giudizio avviato nel 2017 dalla società Cinque Vele srl (titolare dell’omonimo e contiguo stabilimento balneare della marina di Salve) che aveva chiesto che il marchio “Le Maldive” registrato dalla ditta di Vito Vergine venisse dichiarato “nullo per difetto di novità, originalità e liceità, richiesto in malafede, in quanto in preuso da lunghissimo tempo ai fini dell’identificazione della zona della marina di Pescoluse ed ancora colpito da decadenza per volgarizzazione ed illecito, perché idoneo a trarre in inganno il pubblico”.

La società, aveva quindi chiamato in giudizio l’imprenditore per invocare la nullità della registrazione del marchio in questione o la disposizione di annullamento ed, in via subordinata, per vedersi accogliere una declaratoria di decadenza “per volgarizzazione e/o illiceità sopravvenuta”. Il tribunale barese però con la recente sentenza ha inteso rigettare le domande avanzate dalla società ricorrente, accogliendo invece la domanda riconvenzionale formulata dal legale di Vito Vergine, difeso dall’avvocato Alessandro De Matteis.

Con tale accoglimento la sentenza ha quindi accertato la validità del marchio “Maldive” o “Maldive del Salento”, registrato da Vito Vergine, su domanda del 2008, per le attività riguardanti lo stabilimento balneare e l’affitto di case vacanze condannando invece i ricorrenti al pagamento delle spese processuali.

“Il tribunale ha rigettato ogni domanda delle Cinque Vele, ma soprattutto, per la prima volta in maniera esplicita e diretta, ha dichiarato la validità del marchio Le Maldive registrato dall’imprenditore Vito Vergine” spiega l’avvocato De Matteis, “ e di particolare importanza è la parte di sentenza in cui si afferma che la dicitura Maldive del Salento non corrisponde a specifica località geografica della Puglia ed in particolare dell’area salentina. Il Tribunale ha così definitivamente chiarito che Maldive del Salento non è la denominazione del tratto di costa ma il segno distintivo dell’azienda del signor Vito Vergine”.

Già nel 2015 si era concluso un primo contenzioso tra Vito Vergine e la società Cinque Vele srl che anche in quel caso, con una sentenza passata in giudicato, aveva dato ragione all’imprenditore balneare sulla legittimità dell’uso del marchio Maldive del Salento inibendo invece la società all’utilizzazione a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma della denominazione Maldive del Salento o Maldive del Sud Salento e, in particolare, sul proprio sito, sul profilo facebook e sulla cartellonistica pubblicitaria.

In quel caso, a differenza della recente sentenza, il Tribunale non delibava la questione della nullità del marchio Le Maldive o della sua decadenza per sopraggiunta volgarizzazione, perché la relativa eccezione era stata proposta fuori termine dalla Cinque Vele srl.

Ora si è in attesa anche di una ulteriore sentenza relativa al giudizio di opposizione dinanzi al Tribunale promosso dalla società Cinque Vele per impugnare l’atto di precetto con il quale Vito Vergine  aveva chiesto una penalità pari a 333 mila euro per la mancata applicazione delle disposizione derivate dalla risoluzione del primo contenzioso.     


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