Inciviltà dilagante, il Comune "chiude" le isole ecologiche presso la spiaggia
Ingestibile la situazione sulla riviera di Ponente. Stretta sui controlli ai lidi e ai negozi. Dall'inizio dell'anno oltre cento multe con le fototrappole
PORTO CESAREO – Il menefreghismo e l’inciviltà ancora troppo diffusi hanno convinto l’amministrazione comunale di Porto Cesareo ad eliminare l’isola ecologica che si trova sulla Riviera di Ponente. E presto stessa sorte toccherà ad altri punti di conferimento.
La decisione è stata spiegata con la riottosità dimostrata nei confronti della raccolta differenziata: i controlli effettuati hanno messo in evidenza rifiuti mescolati senza alcun criterio e sacchetti abbandonati a ridosso dei contenitori che provocano odori nauseabondi anche perché gli involucri utilizzati non sono quelli appositi.
L’isola ecologica “chiusa” è particolarmente utilizzata da turisti e fruitori più o meno occasionali delle spiagge della riviera, ma è anche impropriamente utilizzata, come del resto le altre dislocate sul territorio comunale, da residenti che ancora non si sono adeguati alle modalità della raccolta porta a porta: dall'inizio dell'anno sono stati più di cento i cittadini immortalati dalle fototrappole intenti a liberarsi di rifiuti di ogni tipo nelle zone periferiche e in campagna. Le conseguenti sanzioni sono di 333 euro.
Ai gestori degli stabilimenti, inoltre, è stato chiesto inoltre di mantenere pulita la parte di arenile adiacente alla propria concessione, come prevede un’ordinanza della capitaneria di porto. In caso di inosservanza, ha chiarito il sindaco Salvatore Albano, sarà sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine.